Ponte Palermo ad alto rischio per le bici
Contestata la nuova ciclabile provvisoria. I residenti: le auto non si fermeranno per dare la precedenza ai ciclisti
BOLZANO. Una nuova deviazione ciclabile sta facendo sollevare un vespaio di polemiche sul Lungoisarco, all’altezza di ponte Palermo. Le motivazioni per la sua realizzazione esistono, e oltre che logistiche sono pure abbastanza logiche, peccato però che nessuno di Ecocenter o del Comune si sia degnato di spiegarle alla cittadinanza. La deviazione ciclistica e pedonale sarà comunque provvisoria, soltanto per quest’estate, anche se non è stata ancora aperta al transito. Sta però già facendo discutere le centinaia, anzi le migliaia di bolzanini e turisti che quotidianamente percorrono il Lungoisarco in bici.
Fra i primi ad accorgersi della palese pericolosità del nuovo tratto, il neo-consigliere comunale Marco Caruso (Unitalia). E in tanti, sui social network, hanno condiviso la sua preoccupazione: prima o poi, sul ponte un’auto stirerà un ciclista.
Oggi, chi in bici scende da ponte Roma in direzione ponte Resia, una volta arrivato a ponte Palermo si infila nel sottopasso, per poi risalire fuori all’altezza del campetto da calcio prima della Pista Zero. Qualcuno scende a velocità sostenuta e più di qualche sfiorarsi, fra pedoni e ciclisti, negli anni si è anche registrato. Perché qui, complice la pista in discesa, si viaggia veloci. E sicuri, perché i più arrivano magari da ponte Talvera, tutto su ciclabile protetta. Da chilometri sono abituati a sentirsi sicuri, e quindi viaggiano veloci. Adesso però, siccome in questi mesi si sta realizzando la nuova fognatura cittadina, il cantiere necessita degli spazi prima, sotto e dopo il ponte, sull’attuale ciclabile, compreso il campetto da calcio che per diverso tempo rimarrà chiuso. Qui si deve scavare un pozzo di spinta. Quindi, le bici devono essere deviate. E per non far fare loro il giro dell’oca, si è decisa la deviazione sopra il ponte. Anziché scendere nel sottopasso, si va dritti e si attraversa ponte Palermo. In Comune sono consapevoli che qui le auto viaggiano veloci e non sono abituate a trovarsi davanti dei ciclisti, che, altrettanto, sono abituati a correre. E infatti, si è ben realizzato un rialzamento della carreggiata e lo si è dipinto con delle striscione gialle per rendere visibile il salto e l’attraversamento ciclabile. Ma a detta di molti, potrebbe non essere sufficiente.
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