Ponte Roma, vertice sul tunnel Accordo tra Comune e Provincia 

Viabilità. A giugno il progetto preliminare. Coordinamento dei lavori a Palazzo Widmann, che coprirà i 2 terzi dei costi Spesa complessiva di 26 milioni di euro. La nuova galleria collegherà via Grandi alla galleria del Virgolo


Paolo Campostrini


Bolzano. Prima era un sogno, poi è diventata un'idea, adesso è un progetto. Ed ha pure i soldi per farlo. «Tra un mese votiamo la delibera per il finanziamento» annuncia il sindaco. «E noi abbiamo dato l'incarico per il progetto preliminare», rispondono in Provincia. È il nuovo tunnel di ponte Roma che è stato avviato. Ancora una galleria per Bolzano e il suo traffico che la soffoca. Scenderà giù alla fine di via Grandi per risalire, sottopassata la rotonda, all'imbocco dell'altra galleria, quella del Virgolo. Nell'ultimo incontro tra la delegazione di palazzo Widmann (guidata da Valentino Pagani) e del municipio (Ivan Moroder) è stato stabilito l'ammontare della spesa, la suddivisione della stessa tra i due enti e lo schema di conduzione del cantiere.

Il costo dell’opera.

L'opera costerà 26 milioni, così divisi: meno di venti per la galleria, un po' più di sei per l'asse di completamento della nuova direttrice lungo via Grandi-via Siemens. Renzo Caramaschi ieri ha confermato l'ammontare e definito il calendario di approvazione della delibera (i primi di giugno) che sancirà il contributo finanziario del Comune.

Ripartizione della spesa

Il tunnel di ponte Roma verrà pagato per tre quarti dalla Provincia e per quarto o poco più dal municipio. A sua volta il Comune si accollerà le spese per la messa a punto del nuovo asse di fuoriuscita dalla Zona, parallelo e in alternativa a quello di via Galilei, che comprenderà le vie Grandi e Siemens. Fino all'imbocco del tunnel prima della rotonda di ponte Roma: galleria inevitabile, visto che la via ora, nella sua parte finale, è chiusa da alcune costruzioni.

Coordinamento della Provincia.

Schema di cantiere: Bolzano ha deciso di contribuire alla spesa per un quarto ma, in parallelo, ha raggiunto una intesa operativa con la Provincia perchè sia quest'ultima a fungere da capocordata e a coordinare in prima persona il progetto. «Bene così- commenta il sindaco - perchè in questo modo le operazioni saranno condotte unitariamente e senza necessità di continue messa a punto per le sinergie. Paghiamo in due, loro di più..., ma la Provincia porterà avanti il progetto e guiderà con i suoi tecnici il cantiere». Per accelerare i tempi, la ripartizione Lavori pubblici di palazzo Widmann con a capo l'ingegner Pagani, ha già assegnato l'incarico per la stesura del progetto preliminare che sarà a disposizione delle parti già in giugno. I mesi successivi serviranno per avviare la procedura di conclusione dello stesso progetto nei particolari e l'avvio della gara d'appalto dei lavori.

Tempi dell’opera.

In Comune si attendono la conclusione dell'opera nel 2023. Per quella data saranno probabilmente già conclusi gli altri cantieri, sul fronte sud della Zona, con il nuovo raddoppio di via Einstein e le altre opere accessorie in quel quadrante. Così da iniziare a ridefinire anche il ruolo della porta nord della Zona stessa, con la nuova, probabile, cornice viabilistica che interesserà via Galilei ( che avrà già la quarta corsia e la ciclabile) col suo raddoppio in parallelo su via Grandi, la cosiddetta “nuova mini tangenziale” che avrà il compito di alleggerire il vecchio asse dal traffico e di costituire una opzione per chi, in ogni caso, desidera proseguire verso il Virgolo e il centro invece che deviare a sinistra verso ponte Roma.













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