BOLZANO

Porte dei negozi chiuse a Bolzano: «Ingressi in calo del 60%»

Critiche dei commercianti alla delibera del consiglio comunale: «È davvero così necessario?»


di Alan Conti


BOLZANO. La delibera del consiglio comunale che impone ai negozianti di chiudere le porte per risparmiare energia (riscaldamento e condizionamento) sarà una rivoluzione copernicana per via Portici visto che di norma ogni negozio - e parliamo soprattutto di grandi catene - ha l’ingresso “spalancato”. Non stupisce, quindi, che i commercianti siano assolutamente contrari alla scelta del Comune di imporre la chiusura degli infissi nel rispetto dell’ambiente anche se il sindaco Renzo Caramaschi è stato chiaro: «Applicheremo la delibera con buon senso e in maniera soft. Non vogliamo fare cassa». Il Piano per la riduzione di Co2 passa comunque anche da queste decisioni, ma i negozianti non ci stanno. «Davvero hanno proposto una cosa simile?» sgrana gli occhi Georg Trojer, titolare di Stefanel. «Credo che sia una scelta irresponsabile perchè ci sono centinaia di studi che dimostrano la necessità per noi di tenere aperte le porte. Non è un vezzo perchè un negozio chiuso è respingente. Noi teniamo sempre aperto perchè le conseguenze sarebbero davvero molto gravi. Non ho problemi a dire che, in caso di chiusura, gli ingressi nel negozio calerebbero del 90%. È fondamentale». La misura promossa dal Comune non piace nemmeno ai commercianti storici dei Portici. «Siamo aperti qui da più di 100 anni - riflette Christina Mohr - e francamente questa è un’imposizione che ha poco senso. Abbiamo la necessità di lasciare l’entrata libera, di invitare il cliente al negozio. Noi, oltretutto, non abbiamo nemmeno l’impianto di climatizzazione quindi non ci sentiamo responsabili di alcuna emissione». Discorso analogo per Philipp Daum di Kompatscher. «Mio padre si arrabbia sempre quando chiudiamo. Facilitare l’ingresso ai clienti è una legge non scritta dei commercianti. Rischiamo di avere un crollo degli ingressi in negozi tra il 30 e il 60%. Per attività come la nostra, che si sviluppano molto all’interno del negozio, è un danno non indifferente».

La delibera non è piaciuta proprio a nessuno. «Noi abbiamo precise direttive dall’azienda di tenere le porte aperte con la lama d’aria all’ingresso - spiega Irene Pellegrino di Oltre, negozio del gruppo Miroglio che detiene anche il marchio Motivi - quindi stiamo seguendo con attenzione la vicenda. È vero che gli ingressi rischiano di dimezzarsi quindi il Comune sta adottando una misura che mette in difficoltà il commercio. Certo, se poi dovesse entrare in vigore la delibera non potremmo che adeguarci. Non possiamo certo rischiare multe fino a 500 euro. Ci aspettiamo, però, che l’amministrazione ci venga incontro almeno sotto l’aspetto informativo. Abbiamo bisogno di una comunicazione ufficiale di questa novità per trasmetterla ai vari gruppi commerciali che non stanno a Bolzano». La giunta, quindi, dopo gli annunci nel palazzo è attesa nei negozi.

 













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