PARCINES/SAN MARTINO. Lo sviluppo economico dei Comuni di Parcines e San Martino passa per la creazione di nuovi millecento posti letti da collocare in strutture alberghiere esistenti o in nuovi hotel da realizzare in apposite aree turistiche da definire nei singoli piani urbanistici. In pratica, fatte le proporzioni per quanto riguarda le strutture ricettive dei due comuni, in entrambi i casi si tratta di poterle aumentare del 30 per cento circa. Che non è poco per le due realtà comunali.

Di recente la giunta provinciale ha approvato i programmi di sviluppo turistico del comune della val Passiria e all'imbocco della val Venosta. Un impulso consistente, a patto che si trovino gli imprenditori capaci di cogliere questa opportunità e che abbiano capacità di investimento.

San Martino è un Comune che nel 2012 contava 3.171 residenti e disponeva di 1.013 posti letto; trent'anni fa di posti letto ce n'erano 170 in più. Le strutture alberghiere di San Martino garantiscono 222 pernottamenti all'anno ma hanno una capienza singola contenuta (36 posti letto per azienda) e soprattutto un utilizzo dei posti letto che si ferma al 60 per cento.

La richiesta del Comune era di poter aumentare di 450 unità i posti letto esistenti, metà dei quali con nuovi hotel. La giunta provinciale, accogliendo la proposta della commissione che valuta i programmi di sviluppo turistico ha deciso di consentire un aumento di 350 posti letti.

Parcines. Maggiori sono le richieste accolte dalla Provincia per il Comune di Parcines. Il paese che comprende le frazioni di Rablà e Tel potrà realizzare 600 nuovi posti letto (metà dei quali in nuove strutture) e aumentare di 150 unità le piazzole per il campeggio, realizzando da uno a due nuovi impianti oltre a quello esistente.

I nuovi alberghi che potranno sorgere dovranno avere una capienza minima di 160 posti letto. Parcines nel corso degli anni ha subito una notevole riduzione dei posti letto, passando dai 2.456 del 1985 agli attuali 1.579.

In più la maggior parte degli alberghi esistenti hanno una capienza molto ridotta, che porta la media comunale ad appena 26 letti per albergo. Contenuto anche l'uso dei posti letto esistenti, utilizzati solo per il 46% del loro potenziale.

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