BOLZANO. Sono davvero molti gli altoatesini che hanno partecipato alla 22esima Giornata di raccolta del farmaco, organizzata dal Banco farmaceutico. In Alto Adige infatti sono state raccolte 3.044 confezioni di farmaci in 26 farmacie, che aiuteranno le persone in condizioni di povertà seguite da quattro enti assistenziali del territorio.

In Italia sono state donate oltre 485 mila confezioni di medicinali, per un valore superiore ai 3,8 milioni di euro. Aiuteranno 600 mila persone in povertà di cui si prendono cura 1.807 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco farmaceutico. Tali realtà hanno espresso a Banco farmaceutico un fabbisogno pari a 1.007.056 farmaci, che, grazie alla giornata di raccolta, sarà coperto al 48 per cento. All’iniziativa hanno aderito 4.889 farmacie. Sono stati coinvolti più di 14 milavolontari e oltre 17 mila farmacisti. I titolari delle farmacie hanno donato oltre 700 mila euro.

Nelle 60 farmacie del Trentino-Alto Adige che hanno aderito all’iniziativa sono state raccolte 7.858 confezioni, che saranno consegnate a 15 enti. La giornata si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Le realtà che offrono medicinali alle persone in stato di indigenza risentono ancora della crisi economica innescata dalla pandemia. Nel 2021 597.560 persone non hanno potuto acquistare medicinali. Si tratta di 163.387 persone in più rispetto alle 434.173 del 2020. Si è registrato un incremento del 37,63 per cento di persone in povertà sanitaria. Banco Farmaceutico può continuare a fornire loro tutto l’anno parte dei farmaci necessari. Tutti possono contribuire. «Ringraziamo di cuore chi ha reso possibile questa iniziativa, a cominciare da volontari e farmacisti», così Sergio Daniotti, presidente della onlus Banco farmaceutico.

«Anche quest’anno la Giornata di raccolta del farmaco è stata un successo e ha dimostrato la vocazione e l’impegno dei farmacisti nel rispondere ai crescenti bisogni di salute dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili, e nell’incoraggiare l’adozione di comportamenti virtuosi volti a contrastare problemi socio-sanitari di assoluta priorità per il paese, come la povertà sanitaria e le disparità di accesso alle cure», il commento di Andrea Mandelli, presidente della federazione degli Ordini dei farmacisti italiani.