Pranzo (o cena) di Natale,  i piatti gourmet a casa 

La cucina d’asporto. I grandi chef altoatesini preparano piatti della tradizione da consegnare a domicilio. Dalla tartara ai cappelletti, dalla pizza farcita agli schlutzkrapfen di castagne


ANGELO CARRILLO


Bolzano. Per solidarietà o per convinzione questo è il Natale della cucina da asporto. Sono numerosissimi i ristoranti che a causa delle restrizioni dovute alla pandemia hanno trasformati i consueti cenoni di natale in occasioni di cucina delivery. Non sempre smart.

Dalla carne alla tartara dell’osteria dei Carrettai di via Streiter preparata come dio comanda dallo chef Alessandro Ledonne, alle delizie italo-thailandesi della Kleine Flamme di Vipiteno dello chef Burkhard Bacher, gourmet e non solo non dovranno rinunciare a piatti e banchetti dei loro cuochi preferiti.

C’è anche chi, come lo chef Alessandro Bellingeri del ristorante Acquarol di Appiano, ha dato fondo a tutta la sua tradizione pastaia, per offrire ai clienti ogni ben di dio in fatto di tortelli e tortelloni paste fresche e paste ripiene della sua terra di origine, Cremona. Dal regno della cucina padana, fatta di carni saporite e paste tirate con sfoglie strabordanti di tuorli d’uovo nasce un menù tutto all’insegna della cucina classica.

A 45 euro a persona ecco per la vigilia i tortelli di Magro con ricotta ed erbette, le alici marinate, il polpo in insalata, il baccalà mantecato, insalata russa pane e grissini. Tutto home made. E per il giorno di Natale? «Quella che è anche la mia tradizione prevede i tortellini in brodo, il classico bollito misto con lingua, costato di manzo e salame da pentola (la celebre salama da sugo), con insalata russa le tre salse, la verde, la rossa, e la bianca) giardiniera, puree e il panetton», sempre fatto in casa.

Come lui molto altri cuochi e ristoranti si sono dovuti reinventare laboratori di gastronomia o take way raffinati.

Marzia Buzzanca, al Hostätter Garden, con le sue pizze gourmet, propone le sue specialità in tema natalizio. Veri e propri gioielli di gusto e inventiva come la spettacolare pizza a farcita con fette di lardo caldo, crema di zucca e bacche di goji che regalano oltre a profumi inebrianti uno spettacolo visivo sontuoso. Tra i banchi delle gastronomia come quello di Amò, in via Milano, è tutto un trionfo di tortellini di carne, schlutzkrapfen ricotta e spinaci, schlutzkrapfen di castagne, tortelli di zucca, barchette di radicchio e gorgonzola - lune di ricotta e limone, caramelle alle castagne. Non mancano diversi tipi di canederli allo speck, al formaggio e alla verza e zucca.

La brasserie dello chef stellato Claudio Melis, presso l’Hotel Luna di Bolzano sorprende con un menù da “rigenerare” che al gusto della festa unisce il piacere della creatività. A 50 euro abbiamo la focaccia del celebre artista di piazza e lievitati Simone Padoan con fior di latte e crudo di Parma Gran Riserva. Salmone selvaggio con composta di mela e zenzero per antipasto, cappelletti di cappone in brodo, verdurine e tartufo nero, spalla di brasato, con puree e carciofi, e per chiudere dopo un dessert di gianduia, panettone e salsa di vaniglia, una fetta di torta Lintz con gianduia.

Anna Matcher del ristorante del ristorante Zum Löwen di Tesimo, non manca di stupire con la sua cucina stellata in forma da asporto. Dal 24 al 26 sarà possibile ricevere a casa il goloso pane e strutto di maiale, una delle sue celebri terrine di salmone e rafano, frutti di mare o caponata su polent.

La guancia brasata di manzo o filetto di branzino al cartoccio e per chiudere in bellezza una sfera di cioccolato ripiena di mela cotogna e mascarpone. Immancabili i biscotti di Natale per un costo complessivo di 59 euro a persona. Per il panettone artigiana altri 21 meritati euro.

Nel complesso un’occasione non solo per portarsi a casa una cucina elegante o semplicemente sfiziosa, ma anche il modo di aiutare una categoria particolarmente colpita dall’emergenza Covid.













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