Prast: un boomerang per l’export

L’intensificazione dei controlli penalizzerà le esportazioni verso il mondo tedesco



BOLZANO. L’export in l’Austria rappresenta una parte importante dell’economia dell’Alto Adige. A certificarlo i numeri dello studio Astat relativo all’anno 2014. Ad un volume di 412,1 milioni di euro di esportazioni verso Vienna corrisponde una quota di mercato del 10,4%. Una cifra in crescita rispetto al 2013 (2,1%), ma questo progresso rischia adesso di essere frenato. Aggiungendo l’export verso la Germania (anche questo sulla direttrice del Brennero) si raggiunge un volume di 1,7 miliardi di euro, pari al 44% del totale. «Stiamo seguendo con attenzione quanto avviene – conferma il direttore della nuova Azienda speciale per l'economia Idm Hansjörg Prast – con la speranza che la politica sappia trovare i giusti compromessi. I controlli non possono mettere a rischio interi settori. La mediazione, in questo caso, è importante». A questo proposito la presidente del comitato Schengen Laura Ravetto ha chiesto e ottenuto ieri un incontro con l’ambasciatore austriaco in Italia Renè Pollitzer. «Al più presto la presidente arriverà in Alto Adige per verificare i movimenti alla frontiera del Brennero e di Dobbiaco» annuncia la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore. «Ora attendiamo che anche il premier Matteo Renzi esca dal silenzio». (a.c.)

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