Precari, il caso approda in Parlamento

BOLZANO. La questione degli insegnanti precari altoatesini approda in Parlamento. Il senatore Pietro Liuzzi, componente della commissione «Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica,...



BOLZANO. La questione degli insegnanti precari altoatesini approda in Parlamento. Il senatore Pietro Liuzzi, componente della commissione «Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport», depositerà una interrogazione sull’argomento. La legge altoatesina sull’istruzione, impugnata ora dal governo, non ha previsto la stabilizzazione garantita dalla legge nazionale «La buona scuola». Il tema dei precari, che non rientra tra i motivi dell’impugnazione, è molto sentito. La giunta ha spiegato che nella scuola altoatesina non esiste un problema di cattedre scoperte. Liuzzi è stato contattato da Enrico Lillo (coordinatore provinciale Conservatori e riformisti), che sottolinea: «Liuzzi, si è detto sorpreso e amareggiato di quanto sta accadendo in Alto Adige, nei confronti del corpo insegnante precario, che rischia paradossalmente, di vedersi sfilare in modo beffardo, il posto di ruolo da colleghi insegnanti stabilizzati provenienti da fuori provincia, anche da quelli che ancora non hanno prestato servizio o hanno alle spalle pochi anni di insegnamento e che, esercitando il diritto alla mobilità, potrebbero precederli nell’assegnazione dei posti in Provincia, invalidando di fatto l’ordine delle graduatorie: chi ha meno punti ma è in ruolo scavalcherebbe chi ha più punti, ma è precario».

Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore), che in consiglio provinciale aveva sollevato il problema della stabilizzazione, torna ad attaccare la giunta: «Buona scuola, promesse disattese: pura operazione di facciata. La legge impugnata dal governo sulle questioni che già all’esame in consiglio provinciale erano apparse poco chiare, poteva fare solo una cosa buona, ovvero l’assorbimento dei precari e non l’ha fatta. L’ordine del giorno dell’Alto Adige nel cuore, approvato dall’assemblea, non è stato in definitiva recepito neppure nei minimi termini. La quota “Dops” è stata alzata praticamente solo dove non c’erano precari in lista o dove le graduatorie erano già chiuse. Volendo pensare male, forse ciò è stato fatto di proposito. Anziché regolare lo posizioni lavorative, si è fatto gran uso di assegnazioni provvisorie, aumentando in definitiva il numero dei precari, invece di diminuirlo».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità