Preso a calci e pugni per strada Perde un testicolo per le botte

Il pestaggio selvaggio in via Rovigo un mese fa, arrestato l’aggressore: Pietro Realdon, 50 anni Deve rispondere di violenza lesioni gravissime aggravate. La vittima ha riportato danni permanenti


di Susanna Petrone


BOLZANO. Ha pestato a sangue la sua vittima e poi è fuggito: a distanza di un mese, però, la polizia è riuscita a identificarlo e arrestarlo. È finito in manette Pietro Realdon, bolzanino di 50 anni. Deve rispondere di lesioni gravissime aggravate. L’aggredito ha perso un testicolo a causa delle botte ricevute. Il pestaggio è avvenuto a ottobre in via Rovigo, poco dopo le 23.

Ecco la ricostruzione di cosa è accaduto quella sera, secondo quanto appurato dagli agenti della Squadra Mobile, coordinati da Giuseppe Tricarico.

La vittima, un bolzanino di 45 anni, sta discutendo animatamente con un amico in via Rovigo. Nulla di particolarmente serio. Arriva Pietro Realdon, che conosce di vista l’amico della vittima. È ubriaco: «Si capiva da come cammina e da come parla», diranno i testimoni oculari alla polizia.

Realdon prende subito le parti del conoscente. Ma lo fa in un modo assurdo e aggressivo. Inizia a offendere verbalmente il 45enne, che non reagisce, perché pensa che l’uomo stia scherzando. Non può capacitarsi che quella persona - che nemmeno conosce - stia parlando con lui in quel modo e con quel tono.

Poi, però, Pietro Realdon perde le staffe. Parte il primo pugno, poi ne parte un altro. Le persone che osservano la scena non fanno in tempo a intervenire: parte anche un calcio violentissimo, che colpisce il 45enne ai genitali.

La vittima crolla a terra dolorante. Realdon, invece, scappa e riesce a far perdere le proprie tracce. Lo stesso 45enne prende il cellulare e visto che il dolore non diminuisce, chiama la questura. Spiega di trovarsi in via Rovigo e di essere stato pestato selvaggiamente da uno sconosciuto. Immediatamente, giungono sul posto le Volanti. Gli agenti raccolgono le testimonianze.

Il bolzanino ferito lamenta ancora dolori atroci. Viene avvisato il 118 che manda un’ambulanza.

L’uomo viene trasportato all’ospedale San Maurizio di Bolzano, dove i medici gli prestano i primi soccorsi. Ma non riescono a salvargli un testicolo. La vittima avrebbe rischiato una grave infezione. I medici hanno dovuto asportarglielo. Nel frattempo, la polizia ha dato il via alle ricerche. L’amico della vittima spiega di conoscere l’aggressore solo di vista, ma di non sapere come si chiami. Iniziano a indagare gli agenti della Mobile.

Dopo un mese, finalmente, viene identificato: si tratta di Pietro Realdon. Il magistrato che si occupa dell’inchiesta, Axel Bisignano, chiede che venga arrestato visto i danni permanenti riportati dalla vittima. Il giudice delle indagini preliminari Silvia Monaco firma l’ordinanza di custodia cautelare. Ieri mattina, la polizia lo arresta. Ora Realdon si trova in carcere a Bolzano.

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