Preso con mezzo chilo di eroina Era il “grossista” di Don Bosco

Arrestato il corriere che riforniva puntualmente il mercato cittadino con droga purissima Un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro. Soggiornava nei migliori hotel del centro storico


di Susanna Petrone


BOLZANO. Viveva nel lusso. Non si faceva mancare niente. Ogni volta che arrivava a Bolzano prenotava negli alberghi migliori. Pranzava nei ristoranti più esclusivi della città e viaggiava sempre in prima classe. Un tenore di vita altissimo, frutto dell’attività di spaccio.

Ogni volta che metteva piede in città, si circondava solo di spacciatori e noti tossicodipendenti. Il “personaggio” ha insospettito gli agenti della Squadra Mobile, coordinati da Giuseppe Tricarico, che hanno iniziato a seguirne gli spostamenti.

Alla fine l’indagine si è conclusa con il suo arresto e il l sequestro di oltre mezzo chilo di eroina pura. In manette è finito Mallat Taoufik, tunisino di 49 anni. Viveva tra Nizza, Milano e Bolzano.

Ma ecco i fatti: qualche mese fa viene dato il via ad una maxi-operazione per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti dell’antidroga hanno notato che sempre più giovani chiedono eroina. Visto che la richiesta è in aumento, gli spacciatori si organizzano di conseguenza. La droga arriva a Bolzano senza problemi. Non solo: i pusher non vogliono essere notati e quindi si spostano dai giardini di fronte alla stazione ferroviaria. Vanno direttamente a casa dei clienti. I volti degli spacciatori vengono visti lungo via Resia, via Sassari, via Milano, via Parma. Entrano ed escono dalle abitazioni di giovani bolzanini come se nulla fosse. Spesso sono gli stessi acquirenti a recarsi a casa dello spacciatore di “fiducia”. E non chiedono solo dell’hashish. Anche cocaina ed eroina sono sul “menù”.

Il giro di affari, che è costantemente in aumento, non passa inosservato e la polizia chiude l’operazione con decine di arresti e altrettante denunce. Ma la Squadra Mobile non si ferma. Vuole prendere il grossista. Ma è possibile che sia quell’uomo ben vestito?

Sembra quasi innocuo. Anni fa, quando si trovava ancora in Tunisia, è sopravvissuto ad un terribile incendio. Un incidente drammatico che lo ha segnato per sempre: gran parte del volto è ricoperto di cicatrici. Ha il viso deturpato. Ha perso due falangi delle dita di entrambe le mani. Viste le sue condizioni fisiche, nessuno può immaginare che dietro a quell’uomo così sfortunato si nasconda il grossista dell’eroina che rifornisce Don Bosco. Gli agenti notano che soggiorna sempre negli alberghi più lussuosi di Bolzano. Risulta residente a Nizza, ha il domicilio a Milano e una volta a settimana si presenta a Bolzano. Diventa il principale sospettato. E domenica sera, poco dopo essere sceso dal treno, davanti all’albergo di lusso di turno, viene fermato e trovato in possesso di mezzo chilo di eroina pura. Venduta al dettaglio, sarebbe fruttata oltre 100 mila euro.

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