Pressing per l'ordinanza anti-mendicanti

Pioggia di mozioni in Comune. Randi: «Non serve, ma l'elemosina non va data»



BOLZANO. L'amministrazione comunale di Bolzano non intende modificare le posizioni in materia di accattonaggio: non sarà vietato ciò che non è reato. Parola di Mauro Randi, assessore alle politiche sociali. Che però puntualizza: «Io non do l'elemosina a nessuno». Un invito implicito a tutti i cittadini a fare altrettanto. Bolzano, probabilmente, è troppo generosa. Se è vero che ogni giorno una ventina di questuanti vengono trasportati da Verona a Bolzano con l'idea di far soldi, facendo leva sulla solidarietà ed il buon cuore dei cittadini, è anche vero che se diminuisse sensibilmente la generosità della città nei confronti di chi apparentemente vive in forti difficoltà, probabilmente gli accattoni (veri o falsi) guarderebbero altrove. «Non so se siano bisognosi o impostori - dice l'assessore Randi - penso però che dare l'elemosina non possa essere una soluzione anche per chi è in difficoltà. I canali per chiedere un auto concreto sono altri, altrimenti passa un messaggio del tutto controproducente e cioè che si possa tranquillamente vivere anche così, facendo l'accattone». Bolzano comunque non intende promuovere iniziative particolari nè cambiare strategia: il sindaco non intende vietare attività che non costituiscono reato. «L'accattonaggio non è un reato - ricorda l'assessore Randi - e dunque non sarà vietato. A meno che non sia molesto. In questo caso i cittadini, se vengono infastiditi, possono semplicemente chiamare le forze dell'ordine (anche rivolgendosi ad un vigile, ad esempio) e chiedere di intervenire». Lega Nord e Unitalia, che negli ultimi giorni hanno presentato due mozioni invocando provvedimenti drastici, sono dunque già avvisati: la giunta confermerà la posizione già nota. «Quello che si poteva e si doveva fare - puntualizza l'assessore Randi - è già stato fatto nell'estate dello scorso anno». In consiglio comunale si preannunciano toni politicamente concitati. La Lega Nord (che già nel 2009 aveva denunciato l'esistenza di una organizzazione malavitosa che controllerebbe la raccolta dell'elemosina in città) annuncia di voler attendere al varco il sindaco Spagnolli. «Vedremo - si legge in un comunicato stampa - se il sindaco continuerà a sostenere questi giovani accattoni che potrebbero lavorare (la maggior parte dei liberiani e di bulgari non supera i 30 anni di età) invece di farsi sfruttare dalla malavita organizzata». Una mozione su questo tema è stata depositata anche dal gruppo di Unitalia che, in un documento, denuncia anche la presenza di un un numero rilevante di venditori ambulanti abusivi, soprattutto in centro città. Persone che operano - sostiene Unitalia - prive di qualsiasi autorizzazione, licenza, libretto sanitario: non pagano le tasse e sono prive di partita Iva. «La competenza è della Guardia di Finanza» ribatte l'assessore Randi. Nella sua mozione, invece, Unitalia chiede al sindaco di vietare espressamente ogni attività di accattonaggio, dando disposizioni alla polizia municipale anche per contrastare la vendita abusiva di prodotti contraffatti. (ma.be.)













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