«Prima di tutto il raddoppio dell’arginale»

Durnwalder: realisticamente ha più chance «Noi finanziamo il tunnel da San Giacomo»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Raddoppio dell’arginale. No interramento sotto via Galilei. Forse però sarebbe meglio prolungare la galleria di San Giacomo fino a ponte Virgolo. E perché non fare una galleria sotto Monte Tondo? No. È preferibile investire nello spostamento sotto la montagna dell’autostrada. Tante ricette per migliorare la viabilità. Tutte interessanti, ma anche costosissime e quindi quali di queste opere ha più chance? Lo abbiamo chiesto al presidente Luis Durnwalder, il grande «finanziatore». È chiaro che senza l’ok, o meglio i finanziamenti provinciali, non si fa nulla.
«È chiaro - dice il presidente - che vanno fatte delle scelte sul breve, medio e lungo termine, perché in ballo ci sono interventi da milioni di euro. Per quanto riguarda dunque i prossimi cinque anni, in pole position vedo il raddoppio dell’arginale».
L’opera la paga la Provincia?
«No. È un’arteria che si trova sul territorio di Bolzano e quindi sarà il Comune a doversi accollare la spesa. Dalla Provincia potrà arrivare un contributo».
Meglio il raddoppio o l’interramento dell’arginale?
«Se il Comune trova i soldi, va bene l’interramento, ma credo sia meglio stare con i piedi per terra e quindi puntare sul raddoppio subito. Mi pare che l’urgenza dell’opera sia sotto gli occhi di tutti: le due corsie non bastano più».
Del trasferimento dell’autostrada sotto la montagna, cosa pensa?
«Sono assolutamente d’accordo. È una cosa che si farà. La decisione spetta all’A22, ma noi come Provincia siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il trasferimento sotto la montagna dell’autostrada che taglia in due il capoluogo».
Tempi ipotizzabili?
«Non lo so. Se tecnicamente l’intervento è possibile, lo scoglio grosso è rappresentato dai costi enormi. Ci vorranno anni per passare dalla fase delle proposte a quella operativa».
E per quanto riguarda gli altri progetti: tunnel sotto monte Tondo per captare il traffico che arriva dalla Val Sarentina e prolungamento della galleria di San Giacomo fino a ponte Virgolo.
«Noi finanzieremo completamente il prolungamento del tunnel di San Giacomo, perché è un’arteria che si trova fuori dal territorio comunale e quindi di nostra competenza. Ma si tratta di un intervento a medio termine, in quanto su quell’asse la priorità è un’altra, ovvero la variante di Laives. Poi viene il prolungamento della galleria».
Parliamo dell’Oltradige e del progetto metrò per Bolzano.
«Mi piace, ma chi li mette 200 milioni di euro?»
La Provincia, per esempio.
«Ammettiamo che paghi la Provincia. Prima bisogna avere la disponibilità dei terreni su cui far passare il tracciato del metrò. Io dico ai Comuni che hanno proposto il progetto: noi mettiamo i soldi, voi i terreni».
La ritiene un’impresa se non impossibile quasi?
«Penso che una volta che si dovesse far sul serio, nascerebbero i comitati e partirebbero le raccolte di firme di quelli che sono favorevoli al metrò, ma non davanti alle loro finestre. E quindi se poi la Provincia dovesse fallire nell’acquisizione delle area, si direbbe che è colpa nostra. Per questo è bene che ci pensino i sindaci a trovare i terreni. Poi ne parlino».













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