Prima le donne o Bolzano? Il terzo posto blocca il Pd  

Falliti i tentativi di mediazione, annullata l’assemblea prevista per oggi Tommasini: «Serve una soluzione politica, aspettiamo la proposta di Huber»



BOLZANO. Inutile, la situazione non si sblocca. Da lunedì sera il Pd è avvitato sul braccio di ferro per il terzo posto nella lista per le provinciali, che potrebbe andare a Renate Prader o Sandro Repetto. Una donna brissinese e l’assessore bolzanino. Prima il riconoscimento delle donne in politica o del capoluogo? Lunedì il Pd aveva festeggiato in assemblea l’accordo con la Civica per Merano. Ma il secondo posto chiesto dai civici per un loro candidato (Andrea Casolari), ha riaperto la discussione sulla testa di lista, inizialmente prevista Tommasini, Repetto, Prader. Già lunedì sera l’assemblea si era divisa. Inutili finora tutti i tentativi di arrivare a una conciliazione tra i due interessati, con la mediazione del capolista Christian Tommasini. È diventata una partita soprattutto simbolica, di principio. Ieri infine la decisione, dopo un nuovo incontro tra i tre messo in agenda e disdetto. Tommasini riassume: «Così non se ne esce. Non possiamo decidere noi. I posti in lista non sono beni personali: ogni candidato rappresenta un progetto e un territorio». E quindi? «Sabato (domani, ndr) rientrerà dalle ferie il segretario Alessandro Huber e farà la sua proposta. Per non farci male, la decisione dovrà essere politica, non personale». Annullata dunque l’assemblea convocata per oggi per discutere appunto della lista. Si aspetta Huber. Appuntamento probabilmente domenica sera. Altro tempo non c’è, perché da lunedì il Pd deve iniziare a raccogliere le firme per depositare la lista (lo richiede il simbolo modificato per inserire il riferimento ai civici e all’Europa). Ieri intanto è arrivata la conferma che Sara Endrizzi (Laives) sarà la candidata della Bassa Atesina nella testa di lista (quinto posto).

Huber mira a trovare una soluzione senza andare alla conta dei voti in assemblea. Ma Renate Prader anticipa: «Se si deve votare, si voti. Non mi tiro indietro». Se Repetto scalasse di un posto, la testa di lista sarebbe composta da tre uomini, Tommasini, Casolari e lo stesso Repetto, e la prima donna solo quarta. Prader, presidente del consiglio provinciale di Bressanone, rivendica così il terzo posto: «Non può essere che in caso di conflitto sia sempre la donna a dover rinunciare. Come Pd, che immagine daremmo con tre uomini nella testa di lista? Sono otto anni che combatto per la parità di genere. E poi, per il Pd è un valore o no avere una sudtirolese al terzo posto? Quanto a Bolzano, le persone percepiscono Tommasini come rappresentante della città, anche se è di Laives». Scontato che Renate Prader trovi al suo fianco Nadia Mazzardis, presidente della assemblea: «Capisco Repetto e il tema di Bolzano, ma a forza di capire sono sempre le donne che vengono sacrificate. Temo che nel Pd stiamo tornando indietro sui fondamentali. Una testa di lista con la prima donna solo quarta è inguardabile». Repetto, molto irritato, esclude di potersi tirare fuori: «Non rinuncio alla candidatura, non creo problemi al partito. Una soluzione si troverà». Al suo fianco Repetto ha, tra l’altro, Silvano Baratta, che motiva così la battaglia per il terzo posto: «Da Bolzano arriva la metà dei voti del Pd. È impensabile relegare il nostro candidato di punta al quarto posto. Era scontato che con l’arrivo di Casolari i candidati scalassero semplicemente di un posto. Non ho capito perché Renate Prader abbia voluto ridiscutere tutto».

GLI ALTRI CANDIDATI. Huber aveva già pronta una lista di 35 nomi del Pd. In queste ore sta parlando con i candidati per decidere chi dovrà restare fuori, per fare posto ai quattro, cinque che arriveranno con i civici. Questi i nomi previsti per Bolzano: Ubaldo Bacchiega, Matteo Bonvicini, Monica Bancaro, Alessandro Azzarita, Daniele Moretti, Stefania Gander, Roberta Mattei, Elena Dondio (Radicali). I socialisti porteranno Renata Tomi, Alessandro Bertinazzo e Marco Fonte. (fr.g.)













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