BOLZANO. I giovani attivisti del Partito Democratico si sono ritrovati al Bar Picchio di via San Quirino per discutere i temi più caldi di questa campagna elettorale. Assieme a loro, ospiti dell'incontro, due dei quattro candidati alle primarie del Pd: l'indipendente Renzo Caramaschi e il giovane Alessandro Huber. I rappresentanti dell'organizzazione giovanile del Partito democratico hanno quindi potuto approfittare della presenza dei due candidati per arricchire il loro dibattito e ottenere anche delle risposte da chi è in corsa per diventare sindaco.

I temi toccati durante la discussione sono stati parecchi: dal multilinguismo al rapporto tra Comune e Provincia. Tra questi, però, quello forse più sentito dai ragazzi è il tema della disoccupazione giovanile: "I numeri dicono che sia più alta a Bolzano città rispetto al resto della provincia - ha sottolineato Alessandro Huber - soprattutto nel gruppo linguistico italiano. Chi esce per studiare, spesso rientra senza trovare sbocchi lavorativi, mentre chi si ferma al diploma paga il prezzo della crisi economica che ha ridotto l'occupazione. Il Comune, naturalmente, non può cambiare il mercato del lavoro, ma può dare una "spinta", per esempio creando strutture in ambito culturale".

Gli ha fatto eco Caramaschi, che ha aggiunto: "Queste strutture potrebbero essere realizzate nella vecchia rimessa delle locomitive presso l'areale ferroviario. Ma, in generale, tutta quell'area potrebbe dare una mano all'occupazione, presente e futura".

Huber e Caramaschi hanno poi dato un giudizio sulla corsa alle primarie, trovandosi d'accordo sul clima che si respira tra i vari candidati: "Noi andiamo nella stessa direzione - ha sottolineato Caramaschi - ognuno ha le sue idee, il suo modo di fare, ma siamo davvero molto preparati e uniti: sbaglia chi, anche nel PD, prova a metterci uno contro l'altro e a considerarci candidati di Serie B".

Ma il giudizio finale, quello sull'incontro, spetta ai ragazzi e le ragazze che lo hanno organizzato: "Siamo felici di come è andata questa sera - ha spiegato Alex Castellano, giovanissimo membro del gruppo giovanile del partito - avere avuto la possibilità di confrontarsi con i candidati in un clima così informale credo sia stato molto utile per i giovani del partito che, in questo modo, si sono potuti fare un'idea su chi appoggiare alle primarie".