Primarie, Pichler Rolle getta la spugna 

L’ex Obmann non si candida: manca un’ampia scelta. Sfida al Senato tra Stegher e Dalsass. Critiche nel partito di raccolta


di Maurizio Dallago


BOLZANO. «Ritengo le primarie uno strumento giusto, ma quando c’è un’ampia possibilità di scelta. E questo non è il caso». Elmar Pichler Rolle - che le ha introdotte nel partito di raccolta - chiude in questo modo la sua lettera agli iscritti Svp. Vuole spiegare i motivi per cui rinuncia alla candidatura alle primarie di partito del 21 gennaio per il proporzionale alla Camera. Lui voleva sì correre, ma per il Senato. Sempre al proporzionale. Invece, qualche «intrigo» interno al partito ha dirottato l’indicazione degli «anziani» di Bolzano su una sua eventuale corsa a Montecitorio. Che ieri l’ex Obmann non ha accettato. Perché, in fondo, si è sentito manovrato. «Dopo il semplice annuncio della mia candidatura sono sorte delle dinamiche fuori dal mio controllo e che deploro», ancora Pichler Rolle nella missiva. L’ex Obmann Svp, ma anche ex assessore provinciale ed ex vicesindaco del capoluogo, si dice onorato della scelta fatta dagli «anziani» del partito, ma critica invece che questi ultimi siano stati in qualche modo costretti a limitare la sua candidatura alla sola Camera. «Il regolamento delle primarie lo avrebbe consentito anche per il Senato», così Pichler Rolle. E gareggiare per un posto di deputato contro Manfred Schullian «sarebbe stato inopportuno, visto il buon lavoro svolto in Parlamento», dall’attuale onorevole. Così le primarie si ridurranno soltanto alla scontata conferma dei prescelti. L’unico sfida sarà quella per il proporzionale al Senato - posto sicuro a Palazzo Madama - dove concorrono l’attuale capogruppo in consiglio provinciale Dieter Steger (sostenuto dall’ala economica e dai contadini), Hans Joachim Dalsass, dipendente di Rfi e Obmann locale a Laives (candidato degli Arbeitnehmer) ed il sindaco di Cortina sulla Strada del Vino, Manfred Mayr. Una scelta di protesta quella del primo cittadino di Lana, Harald Stauder che concorre per il posto nel collegio uninominale del Senato di Merano-Venosta. Qui l’altra concorrente, ovvero Julia Unterberger (avvocato ed ex presidente del consiglio provinciale), ha la strada spianata perché le quote rosa della legge elettorale impongono la scelta obbligata su una donna. E se l’avvocato Schullian non ha concorrenti nel proporzionale alla Camera, lo stesso vale per il suo collega Meinhard Durnwalder nel collegio senatoriale di Bressanone-Pusteria e per i deputati Albrecht Plangger e Renate Gebhard, rispettivamente nei collegi uninominali di Merano-Venosta e Bressanone-Pusteria.

Insomma un libro praticamente già scritto, con l’unica gare nel proporzionale al Senato. tanto che l’ex sindaco di Termeno, Werner Dissertori, parla di primarie-farsa. «Andavano fatte e il partito ha scelto di indicare pochi candidati», replica il segretario Philipp Achammer.













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