BOLZANO. E’ stato subito rinviato il processo avviato ieri mattina in tribunale a Bolzano a carico di Firas Fadel, l’ex dipendente di Volontarius, accusata di aver agevolato l’immigrazione clandestina a scopo di lucro. Il collegio (presidente Carlo Busato, a latere Tappeiner e Perthoner) si sono riservati di decisere in relazione ad un’eccezione preliminare illustrata in aula dall’avvocato difensore Nicola Nettis. In sostanza Fadel, cittadino iracheno incensurato di 39 anni, è accusato di aver organizzato il passaggio clandestino del confine del Brennero da parte di immigrati irregolari dietro pagamento di somme di denaro. L’uomo, che all’epoca dei fatti venne arrestato, ha sempre negato ogfni addebito. Ieri in occasione della prima udienza del processo con rito ordinario, la difesa si è opposta alla richiesta della Procura di inserire nel fascicolo del dibattimento anche i documenti relativi alle rogatorie estere compiute dalla Procura della Repubblica nel corso delle indagini. L’avvocato difensore Nettis ritiene che i risultati questa rogatoria possano essere utilizzati per le indagini e non possono confluire direttamente nel fascicolo del dibattimento come prova, in quanto non formata in contraddittorio tra le parti. Il nostro ordinamento, infatti, prevede che la prova processuale si formi in dibattimento con la garanzia del contraddittorio. Questi atti - invece - sono stati forniti da un’autorità straniera e l’avvocato Nettis ritiene che non possano essere semplicemente acquisiti perchè ciò avverrebbe in violazione dei diritti della difesa. Se il tribunale dovesse accogliere l’eccezione, la Procura - se vorrà utilizzare il contenuto delle rogatorie - dovrà citare come testi gli investigatori stranieri coinvolti e farli deporre in aula. L’udienza è stata rinviata al 15 aprile prossimo. In quella data il tribunale si pronuncerà sull’istanza della difesa. (ma.be.)

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