BOLZANO

Processo Taschler-Ferrari a Bolzano, Wada parte civile

Il tribunale ha respinto le istanze della difesa che intendeva ottenere il trasferimento del procedimento a Ferrara (luogo principale di attività professionale del medico inquisito) o a Padova ove i presunti illeciti emersero nel corso di un'inchiesta più vasta



BOLZANO. Il processo per doping a Gottlieb e Daniel Taschler (padre e figlio) e al medico Michele Ferrari rimane a Bolzano. Il tribunale ha respinto le istanze della difesa che intendeva ottenere il trasferimento del procedimento a Ferrara (luogo principale di attività professionale del medico inquisito) o a Padova ove i presunti illeciti emersero nel corso di un'inchiesta più vasta, tutt'ora in corso.

Le argomentazioni per ottenere il trasferimento in altra sede erano già state illustrate dagli avvocati difensori in occasione dell'udienza preliminare. Anche in quella occasione il giudice Walter Pelino le aveva ritenute infondate. Stessa valutazione fatta ora dal tribunale (giudice monocratico Carlo Busato) che ha deciso la prosecuzione dopo una camera di consiglio di un paio d'ore rilevando, tra il resto, che a Padova l’inchiesta è ancora in alto mare e la Procura non ha ancora neppure messo a punto il capo d’imputazione. Il tribunale ha anche ribadito la piena titolarità della Wada a costituirsi in giudizio come parte civile. Il processo dunque prosegue. Ricordiamo che Daniel Taschler, campione di biathlon di 28 anni, è accusato di aver fatto uso di sostanze dopanti al fine di migliorare le proprie prestazioni sportive tra luglio 2010 e gennaio dell'anno successivo.

Nello specifico l'atleta è accusato di aver utilizzato il cosiddetto "metodo delle microdosi" sottoponendosi a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche. Il padre Gottlieb (di 54 anni) è accusato di aver aiutato il figlio a doparsi tenendo costantemente i contatti con il medico Ferrari (con l'aggravante di aver agito anche nella sua qualità di vicepresidente della International Biathlon Union, ente riconosciuto dal Coni, carica dalla quale si è autosospeso). L’avvocato Flavio Moccia, (che difende Gottlieb) e la collega Annalisa Esposito (che difende Daniel) si erano opposti all’ipotesi di un rinvio con trasferimento degli atti in altra sede in quanto intendono ottenere una sentenza in tempi ragionevolmente brevi.

«I Taschler hanno la necessità di fare chiarezza quanto prima su questa vicenda» ha ricordato ieri in aula l’avvocato Flavio Moccia che ha già fatto istanza (assieme al pubblico ministero Giancarlo Bramante) per ottenere la trascrizione integrale di tutte le intercettazioni (telefoniche ed ambientali) che riguardino gli imputati. Agli atti infatti ci sono solo rapporti riassuntivi dei carabinieri che hanno condotto le indagini mentre i legali intendono verificare le intercettazioni integrali. Secondo l'avvocato Moccia a carico di Gottlieb Taschler  vi sarebbero solo intercettazioni  di telefonate in cui l'uomo prendeva appuntamento per conto del figlio con il dottor Michele Ferrari. Sia in queste intercettazioni come in quelle tra padre e figlio non vi sarebbero mai frasi con esplicito riferimento all'assunzione di sostanze dopanti. L'udienza è stata aggiornata all'11 maggio prossimo.













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