Profughi, 223 posti con i progetti Sprar 

Approvati dal ministero i primi nuclei di accoglienza diffusa nei Comuni. Bocciata la struttura per minori di Bolzano



BOLZANO. Via libera alla rete Sprar in Alto Adige. Ma non per Bolzano. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha approvato la prima serie di progetti altoatesini di accoglienza diffusa per i richiedenti asilo nei comuni. Previsti 223 posti. È un inizio, ma in base alle quote assegnate ai territori, mancano ancora circa 300 posti (dati di ottobre). È stato pubblicato l’elenco dei progetti Sprar arrivati da tutta Italia e approvati dal ministero. Accolte tutte le richieste arrivate da sei Comunità comprensoriali in Alto Adige. È stato invece bocciato il progetto del Comune di Bolzano per uno Sprar da 20 posti dedicato ai minori non accompagnati. Un brutto colpo, questo, per l’accoglienza perché quello dei minori soli è un tema di massima delicatezza, su cui insistono volontari e associazioni. In Comune sperano di recuperare. L’assessore Sandro Repetto, ricevuta ieri la notizia, ha chiesto agli uffici di verificare le ragioni della bocciatura. Riferisce Repetto: «Il progetto è stato presentato dalla Assb e ci viene detto che la richiesta doveva arrivare da parte di Comunità comprensoriali o Comuni. I nostri funzionari avevano però verificato con il ministero se fosse possibile inoltrare la domanda attraverso la Assb e ci è stato risposto in senso positivo, come dimostrano le mail. Abbiamo 30 giorni per presentare ricorso. Confidiamo di risolvere questo errore formale». I progetti Sprar puntano sulla accoglienza diffusa dei richiedenti asilo per facilitarne l’integrazione. Vengono messi a disposizione appartamenti o piccole strutture, ma il progetto deve essere più ricco della sola ospitalità e puntare su corsi di lingua, percorsi di inserimento socio-ecoonomico, con il coinvolgimento di diverse realtà territoriali. Ecco perché il ministero parla di «accoglienza integrata». Lo Stato sostiene il 95% delle spese, mentre il 5% spetta agli enti locali.

I progetti approvati verranno realizzati in diversi Comuni delle singole comunità comprensoriali. Ma il via libera con il finanziamento è solo il primo passo, perché molti sindaci hanno già segnalato la difficoltà di trovare appartamenti. Questo il dettaglio. Comunità Salto-Sciliar, 40 posti: 712 mila euro di costo annuale, 676 mila euro contributo statale assegnato, 35 mila euro co-finanziamento locale. Oltradige-Bassa Atesina: 49 posti, 946 mila euro costo complessivo annuale, 895 mila euro assegnati, 50 mila euro cofinanziamento. Burgraviato: 50 posti, 879 mila euro costo annuale, 835 mila euro assegnati, 44 mila euro cofinanziamento richiesto. Val Venosta: 26 posti, costo di 466 mila euro, 443 mila euro assegnati, cofinanziamento di 23 mila. Valle Isarco: 27 posti, 492 mila euro di costo, 467 mila euro assegnati, 24 mila cofinanziamento. Val Pusteria: 31 posti, costo 598 mila euro, 565 mila euro assegnati, 33 mila euro cofinanziamento. L’Alta Val d’Isarco non ha presentato progetti.(fr.g.)

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