SALORNO. Cento profughi all’ex Hotel Lord a Faedo, proprio al confine con Salorno. La notizia, diffusa nei giorni scorsi dal Trentino, è arrivata anche in Comune. «So - ammette il sindaco Giorgio Giacomozzi - che c’è un’interrogazione in consiglio provinciale dei Freiheitlichen e poco altro». A sollevare la questione è stato Michael Demanega, che fa parte del direttivo provinciale dei “Liberali” tedeschi. «Mi chiedo se ci sia stato uno scambio di informazioni tra le due Province, se sia stata preventivamente informata l’amministrazione comunale di Salorno e se risponda a verità il fatto che, in futuro, potrebbero essere utilizzate a questo scopo anche altre aree militari in Bassa Atesina».

Il sindaco Giacomozzi, ieri, ha ammesso di essere rimasto quantomeno sorpreso. «L’ex hotel Lord è stato dismesso da diversi anni e si trova ad una ventina di metri dalla ciclabile. Certo, posso dire di aver apprezzato più l’idea, portata avanti dal Comune di Faedo, di prevedere una stazione per le bici, destinata ad avere importanti riflessi anche dal punto di vista turistico. Per i profughi, posto che questa ipotesi sia fondata, mi auguro che alla fine possa essere scelta una soluzione alternativa altrove».

Giacomozzi sottolinea peraltro «di non avere alcuna competenza territoriale», ma ammette che «dopo aver risolto la questione biodigestore, proprio al confine, adesso si prospetta la gestione di un’altra questione complessa senza essere nemmeno stati avvisati. Di sicuro mi informerò ma questa volta non intendo coinvolgere la Provincia come accadde per il biodigestore».

Contattato dal Trentino, il sindaco di Faedo Bruno Faustini non ha né confermato né smentito la notizia: «È una delle ipotesi che ci sono sul tavolo, ma ufficialmente dalla Provincia non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale. Sicuramente - ha proseguito il primo cittadino - l’amministrazione comunale non darà parere positivo a questa scelta». Questa volta, dunque, Salorno è alleato con Faedo.

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