alto adige

Profughi, chiudono anche le parrocchie

A fine mese finisce l’Emergenza freddo. Repetto: chi non ha i requisiti se ne deve andare, Bolzano non può accogliere tutti


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Ad una manciata di giorni dalla fine dell’”Emergenza freddo” che vedrà chiudere il Palaresia (ospita 25 persone) e l’ex Alimarket (ne ospita più di 100) - strutture aperte e gestite dal Comune - anche Don Gianpaolo Zuliani, parroco di Don Bosco e San Pio X, si prepara a salutare i 27 migranti che da alcune settimane ha sistemato come ha potuto: tutti in un grande locale con un unico bagno e nessuna doccia. Li saluterà perchè «non abbiamo la possibilità i rispondere ad un bisogno così grande». La parrocchia ha fatto tantissimo ma non può fare di più.

E lo stesso ribadisce l’assessore comunale Sandro Repetto: «Chi non ha i requisiti non può più restare. Non possiamo ospitare ed accogliere tutti. Anche perchè più persone aiutiamo, più si sparge la voce, più ne arrivano e non possiamo andare avanti all’infinito. Abbiamo dato una risposta importante in un momento di effettiva emergenza e continuano a dare risposte più che importanti attraverso Casa Migrantes (via Roma, 85), Casa Forni (Via Renon, 31) e Casa Margaret (Via Cappuccini, 24) ecc. Adesso basta. Non ce la facciamo. E ci fanno male le schegge impazzite che ci accusano di non fare abbastanza e spiegano che Bolzano si riempirà di gente che dormirà per strada anche perchè non è vero visto che la metà delle persone ospitate dall’”Emergenza freddo” troverà comunque - a breve - una sistemazione».

Il Comune sta pensando infatti di mettere a disposizione altri spazi all’interno dell’ex caserma Gorio ai Piani. «Per lunghe notti non ho chiuso occhio perchè il nostro impegno - concreto oltre che emozionale - è sempre stato più che importante». Repetto ricorda che fino ad ora è stato distribuito un unico pasto caldo la sera nella mensa gestita da San Vincenzo e Volontarius in piazza Verdi - struttura aperta e messa a disposizione sempre dal Comune - mensa che da aprile garantirà anche il pasto di mezzogiorno. «Resto comunque dell’idea che la Provincia debba aprire un centro di transito del quale c’è effettiva necessità».

Ricordiamo tra il resto che a Palazzo Ducale si è appena tenuta la riunione di coordinamento delle forze dell'ordine, presieduta dal prefetto Elisabetta Margiacchi, che ha visto partecipare anche il sindaco. A preoccupare Caramaschi i problemi di ordine e sicurezza pubblica legati appunto alla forte concentrazione in città di migranti che potrebbero sorgere con la chiusura delle due strutture ed è per questo Caramaschi aveva chiesto alla Provincia di tenere aperto l'ex Alimarket. Richiesta che è stata però respinta. Il prefetto da parte sua torna ad assicurare che verrà "garantita l'accoglienza ordinaria a coloro delle 116 persone ospitate dall’Emergenza freddo in possesso dei requisiti richiesti e che saranno applicate le disposizioni vigenti per i restanti cittadini stranieri che risultano in posizione irregolare". Bolzano pone un limite.













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