Profughi, l’ex Hoppe a San Martino una possibile “casa”

Continua la ricerca di centri di accoglienza nel Burgraviato Oltre allo stabilimento, visionato un alloggio a Lana


di Ezio Danieli


BURGRAVIATO. La ricerca di nuove strutture, pubbliche o private, dove accogliere i profughi si sta facendo affannosa e riguarda anche alcuni centri del Burgraviato, dove la presenza di queste persone è già consistente. Sono recenti due sopralluoghi effettuati dai tecnici della Provincia per verificare se sono o meno praticabili due soluzioni che consentirebbero l'accoglienza di un certo numero di profughi.

Il primo dei sopralluoghi è stato fatto in zona industriale a Lana, dove un privato ha messo a disposizione un alloggio. I tecnici provinciali hanno visitato l'edificio, senza però prendere, per ora, alcuna decisione sul suo possibile utilizzo. "Come Comune - dice il sindaco di Lana Harald Stauder - non abbiamo la disponibilità di locali adatti allo scopo. Di recente è affiorata l'opportunità di poter ospitare dei profughi in un appartamento in zona industriale grazie alla possibilità di sfruttare la concessione di un privato cittadino. I tecnici della Provincia hanno preso atto dell'offerta, che hanno verificato con un sopralluogo del cui esito non sono a conoscenza. Ovviamente, da parte del Comune non c'è alcuna remora per quanto riguarda l'eventualità che i profughi possano essere ospitati anche sul territorio del nostro Comune”.

Il secondo sopralluogo dei tecnici provinciali è stato effettuato a San Martino in Passiria, precisamente presso lo stabilimento della ex Hoppe che si trova lungo la statale nella zona produttiva prima di San Leonardo. La struttura, libera da alcuni anni dopo il trasferimento della produzione nella repubblica Ceca da parte della multinazionale svizzera, è imponente e potrebbe ospitare un numero rilevante di profughi.

Il problema in questo caso è rappresentato dai lavori di adattamento dei vari locali che ospitavano il reparto di produzione e anche il magazzino della Hoppe. I tecnici provinciali si sono riservati una decisione sul possibile utilizzo della sede dell’ex ditta. Dovranno anche considerare la possibile reazione della popolazione di San Martino e San Leonardo, soprattutto se il numero dei profughi da accogliere dovesse essere elevato e potesse per questo essere considerato con qualche perplessità dai locali.

Chi s'è detto contrario ad un eventuale arrivo di cittadini extracomunitari sono i consiglieri comunali di Bürger Union a Naturno, i quali, di fronte all’eventualità che in paese trovino accoglienza 35 profughi, hanno inviato al sindaco Andreas Heidegger un'interpellanza con la quale chiedono al primo cittadino di fornire tutte le spiegazioni in merito. I due consiglieri di opposizione si dicono “molto preoccupati per questa eventualità”.

I profughi attualmente nella zona del Burgraviato sono più di duecento, e precisamente 150 circa sono ospitati nella città di Merano (settanta alla pensione Arnica di Maia Bassa e gli altri presso i prefabbricati nella zona della stazione dei treni), una quarantina si trovano nella casa Noah a Prissiano di Tesimo e venticinque circa alloggiano in una ex pensione di Rifiano.

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