Progetto Benko da oggi si vota

La consultazione popolare durerà fino al 4 aprile In gioco il futuro urbanistico e commerciale del capoluogo


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Al via da oggi la consultazione popolare sul progetto Benko: seggi aperti dalle 8 alle 20. Si potrà votare fino a lunedì 4 aprile. Il commissario straordinario del Comune Michele Penta ha già detto che se vincerà il fronte del sì firmerà la delibera che darà il via all’iter urbanistico per la realizzazione del piano del tycoon austriaco; se invece vincerà il fronte del no, ogni decisione verrà demandata alla nuova giunta comunale.

Per i bolzanini si tratta di una scelta importante e proprio per questo la città si è spaccata in due. Non ci sono vie di mezze: c’è chi vede nel progetto Benko un’occasione d’oro da non lasciarsi assolutamente sfuggire e chi invece lo considera una vera e propria sciagura, in particolare per viabilità e commercio tradizionale. Nell’operazione l’imprenditore ha calcolato di investire circa 300 milioni di euro per la realizzazione delle opere. A questi se ne aggiungeranno altri 99,1: di cui 72 andranno nelle casse del Comune, il resto verrà investito nella realizzazione di infrastrutture.

Al di là delle diverse valutazioni, una cosa è certa, se vincerà il sì, il progetto è destinato a cambiare radicalmente il quadrante delimitato da via Garibaldi, via Alto Adige, via Perathoner, via Stazione.

Ecco dunque cosa prevede il piano di riqualificazione dell’area, firmato dall’archistar inglese David Chipperfield (a livello locale ha collaborato lo studio Rossa-Saccani), che ha ottenuto il via libera della conferenza dei servizi.

Il centro commerciale. L’intera operazione urbanistica ruota intorno al centro commerciale: il nuovo complesso si estenderà su una superficie di circa 22 mila metri quadrati, più o meno le dimensioni del Twenty di via Galilei. All’interno i visitatori troveranno anche bar e ristoranti. Pezzo forte della parte ristorazione sarà «Eataly», la catena di prodotti italiani di alta qualità, lanciata da Oscar Farinetti, socio in affari a Monaco di Baviera di Benko. Per l’Unione commercio e la Confesercenti il megastore decreterà la fine dei negozi di quartiere; per i favorevoli creerà mille nuovi posti di lavoro.

Il megastore sarà comunque all’interno di un intervento più vasto che prevede la realizzazione complessiva di 259 mila metri cubi (circa un centinaio in meno di quella che era la prima proposta, ndr) distribuiti in 11 corpi di fabbrica .

Un’edificazione notevole - troppo cemento per i contrari - con una destinazione d’uso abbastanza diversificata: verranno realizzati appartamenti (circa 150) e un nuovo albergo. Quest’ultimo prenderà il posto dell’ ex hotel Alpi di via Alto Adige: l’albergo, 111 stanze, progettato da Armando Ronca e costruito nel 1957, ha chiuso alla fine del 2013. Benko l’ha acquistato dalla famiglia Collini, originaria della Val Rendena. Attualmente ospita circa 150 profughi: l’immobiliarista lo ha messo a disposizione a titolo gratuito della Provincia alle prese con l’emergenza immigrati. Nel progetto c’è spazio anche per i servizi: due mense (una per gli anziani, un’altra per i dipendenti provinciali), una sala concerti, un centro diurno per anziani e un asilo nido.

Poi c’è il discorso parco della stazione: una delle questioni centrali sulla quale si sono scontrati in queste settimane i due schieramenti. La superficie attuale (11.415 metri quadrati), in base all’accordo di programma, non può essere ridotta. Il progetto non prevede di toccare la parte a destra di via Stazione; mentre ci sarà un intervento sul lato sinistro, in quanto sarà occupato in parte dal complesso edilizio e in parte dalla pavimentazione che ospiterà i tavolini dei bar.

Il verde perso però verrà recuperato grazie alla trasformazione di via Stazione in strada riservata a bici e pedoni. Secondo i sostenitori di Benko, grazie al fatto che i tetti delle costruzioni saranno green, ci sarà un aumento di 5 mila metri quadrati del verde complessivo. Un calcolo questo contestato, in particolare da ambientalisti e Vke, secondo cui alla fine le aree verdi non saranno più di 700 metri quadrati.

La circolazione. L’edificazione comporterà anche una nuova organizzazione della viabilità: la zona a traffico limitato verrà estesa a via Alto Adige; le auto entreranno in città e raggiungeranno vecchi e nuovi parcheggi interrati attraverso un tunnel con ingresso da via Mayr Nusser. La stazione delle corriere da via Perathoner verrà spostata in via Renon.

Per i contrari, i lavori stradali e di edificazione dei nuovi palazzi paralizzeranno per anni la circolazione in un punto nevralgico della città. I piani del tycoon austriaco però non si limitano alla zona di via Garibaldi, ma arrivano fino al Virgolo, la collina di Bolzano che nel tempo è diventata una zona degradata, punto di ritrovo di barboni e tossici. Benko ha già acquisito i terreni di proprietà di un gruppo di imprenditori locali e ha pronto il progetto per la realizzazione di una funivia che dovrebbe partire da piazza Verdi e arrivare sulla collina in un minuto.













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