Prostitute: Bolzano darà le multe per intralcio al traffico

L'ordinanza comunale colpirà i clienti in sosta davanti alle ragazze



BOLZANO. L'ordinanza anti prostituzione non colpirà le professioniste al lavoro in centro, bensì automobilisti e clienti. Lo anticipa il presidente della circoscrizione, Rainer Steger. «Assieme al sindaco abbiamo visionato le ordinanze in vigore nel resto d'Italia e abbiamo compreso in che direzione andare. La decisione finale sarà presa da Spagnolli, ma il rione vuole spostare le prostitute al di fuori delle zone abitate». «Dopo anni di immobilismo da parte del Comune - chiarisce il presidente del consiglio di circoscrizione Centro-Piani-Rencio, Rainer Steger - devo dire un poco a sorpresa il sindaco ci ha annunciato le sue intenzioni. Si vorrebbe emanare un'ordinanza anti prostituzione, perché sono sempre di più le segnalazioni di un forte malessere da parte dei residenti in via De Lai, in via Piave, all'inizio di via Macello, in viale Trento e così via. Insomma, nelle vie residenziali. Per ora non è mai accaduto nulla di grave, ma per noi è arrivata l'ora di prevenire. Comunque, non si tratta solo di questo: alla sera, sempre più spesso donne residenti vengono avvicinate da sconosciuti che le scambiano per prostitute. È un fatto davvero imbarazzante, specie per chi ha figlie giovani come il sottoscritto». Per il presidente di circoscrizione, «non è importante introdurre l'ordinanza da subito; piuttosto invitiamo il sindaco a escogitare qualcosa che funzioni davvero». Spagnolli e Steger nei giorni scorsi si sono incontrati, e hanno preso in visione una serie di possibili soluzioni, già adottate in altre città italiane a seguito dal celebre decreto Maroni, risalente a tre anni fa. «Come circoscrizione abbiamo portato a esempio le ordinanze di Roma, Rimini, Milano. Il sindaco ne aveva con sé delle altre. Per il momento non è stata presa nessuna decisione e non saremo certo noi a volerci imporre sul primo cittadino». Ma nel primo incontro si sono evidenziate le due linee guida. «La legge nazionale non impedisce la prostituzione, per cui è assolutamente inutile ergersi a censori. Si rischia che l'ordinanza contro le prostitute venga impugnata e dichiarata inapplicabile». L'unica altra strada possibile è colpire i clienti, potenziali o effettivi, automuniti o meno. «Sul come si dovrà vedere», prosegue Steger, «ma siamo consapevoli delle difficoltà obiettive. Nel senso: è inutile emanare una ordinanza che vieti questo e quello, giusto per fare bella figura coi cittadini, se poi la violazione non è accertabile, provabile». È proprio il sindaco, spiega oltre Steger, «a nutrire delle perplessità in questo senso. Lavorando a stretto contatto con le forze dell'ordine, sa benissimo che queste ultime devono essere messe in condizioni di accertare inquivocabilmente le violazioni». L'unica strada percorribile, a questo punto, sono le restrizioni alla circolazione: sosta, fermata, intralcio al traffico. «Vogliamo spostare le prostitute altrove: ai Piani, ma nell'area non abitata, oppure in zona industriale». (da.pa)

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