Protesta al Brennero. Kurz: «Cerchiamo una soluzione»

Bolzano. Timidi segnali viennesi sulla riapertura del Brennero. Argomento molto caldo ieri, con manifestazione al confine e polemiche di chi non ha voluto partecipare. L'Austria, che il 15 giugno...



Bolzano. Timidi segnali viennesi sulla riapertura del Brennero. Argomento molto caldo ieri, con manifestazione al confine e polemiche di chi non ha voluto partecipare. L'Austria, che il 15 giugno aprirà definitivamente i confini con Germania, Liechtenstein e Svizzera, cerca anche accordi con altri Stati. «La situazione in Italia è quella più difficile. Cerchiamo comunque a breve una soluzione. I dettagli non saranno presentati prima di mercoledì», ha dichiarato il cancelliere Sebastian Kurz.

La protesta

Si sono trovati ieri al Brennero per chiederne l’immediata apertura partiti di Alto Adige, Tirolo e Tirolo orientale. Bolzano era rappresentata da Stf, Freiheitlichen, Team K e Diego Nicolini del M5S. Da Trento sono arrivati la senatrice Elena Testor e il presidente del consiglio regionale Roberto Paccher (Lega): «Siamo qui per ribadire con forza al governo austriaco la necessità di aprire il confine con l'Italia. La nostra terra non è un focolaio e abbiamo affrontato con senso di responsabilità e coerenza l'emergenza Covid-19».

I Verdi altoatesini e tirolesi si pronunciano per la riapertura, ma si ribellano «contro una gara al populismo. Dobbiamo mettere davanti a tutto la tutela della salute e l’arginamento del virus. È un dato di fatto che in Italia ci siano regioni ancora sensibili e instabili come la Lombardia e il Piemonte». Assente anche Sandro Repetto (Pd), che insieme all’Associazione dei socialisti e socialdemocratici dell’arco alpino dichiara: «Socialisti e democratici non possono condividere una provocazione politica che assume posizioni di separazione linguistica». Fratelli d’Italia interviene con Alessandro Urzì e il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida: «La non riapertura dei confini con l'Italia è l'ultimo di una lunga serie di affronti perpetrati già prima dell'emergenza legata al Covid-19. Ci chiediamo come sia possibile che il nostro governo neanche stavolta alzi la voce». Governo incalzato anche dai deputati regionali della Lega: «Il premier Conte come intende sbloccare la situazione al confine con l'Austria e consentire così che la mobilità torni finalmente libera?».













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