Protezionisti all’attacco sulla tutela degli insiemi

Vieider: «Sbagliato stralciare dal piano Castel Winkel e la zona Piedimonte» Di recente il consiglio comunale aveva dato il via libera alla riduzione dei vincoli


di Simone Facchini


MERANO. Un'immotivata picconata al piano di tutela degli insiemi. L'Heimatschutzverein (protezionisti) di Merano, l'associazione che si pone come obiettivo la salvaguardia del paesaggio e del tessuto architettonico del territorio, si scaglia contro la decisione del consiglio comunale relativa ad alcune modifiche al documento degli insiemi.

Il quale è sorto, alcuni anni fa e dopo lunga gestazione, proprio come strumento per difendere il patrimonio edilizio (edifici ma anche strade, sentieri, piante considerati nella loro interazione in una stessa area) della città nei luoghi che più di altri ne caratterizzano l'identità. Oggetto della contestazione sono due variazioni al piano, una riguardante la zona Unterm Berg/Piedimonte che include vari edifici e aree in via Galilei e via Verdi, l'altra castel Winkel a Maia Alta. Ma più in generale a essere criticato è l'atteggiamento nei confronti del documento, così come la delegittimazione della commissione edilizia il cui parere è stato scavalcato.

L'affondo dell'Heimatschutzverein, firmato dall'Obmann Josef Vieider - fra l'altro consigliere comunale dei Verdi - a nome del direttivo, si materializza in una lettera inviata al sindaco Günther Januth a una settimana dal voto espresso dal consesso civico. Il consiglio – scrive Vieider – ha dato il via libera a una riduzione dei parametri per gli interventi nella zona numero 3, l'ensemble Pedemontana, mentre castel Winkel è stato stralciato dall'ensemble numero 18: una decisione, secondo l'Heimatschutverein, che rappresenta un'insidiosa erosione del piano.

Come aggravante, la nota riporta il fatto che la modifica dell'ensemble numero 3 sia stata avallata nonostante il parere contrario della commissione edilizia: "Perché - si domanda - le valutazioni professionali sono rimaste inascoltate? E ancora meno concepibile è la cancellazione di un castello di interesse storico da una zona tutelata. L'Heimatschutzverein sottolinea ancora una volta il significato degli ensemble sotto tutela", definiti dopo lungo lavoro dal consiglio comunale "nell'interesse della collettività. Essi definiscono l'identità locale e rappresentano l'unicità e l'intoccabilità di un luogo, devono essere preservati nell'interesse della città e non sacrificati per “interessi privati”". Sono quaranta le zone individuate dalla tutela degli insiemi, documento di integrazione al piano urbanistico comunale. La sua presentazione fu accompagnata dalla definizione degli obiettivi: rispetto del patrimonio edilizio e riconoscimento del valore della tradizione, considerazione del patrimonio storico-culturale della città come parte di un insieme e difesa dell’identità dei luoghi.













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