Provincia, nel bilancio spuntano 99 assunzioni

Da domani voto in Consiglio: alla sanità 1,2 miliardi, alla scuola 959 milioni Opposizioni sulle barricate per l’aumento dell’organico. Riduzione delle società



BOLZANO. Un bilancio ancora ricco. È di 5,459 miliardi il bilancio di previsione della Provincia per il 2016, su cui inizierà la discussione per il voto domani in consiglio provinciale. Il presidente Arno Kompatscher lo ha presentato venerdì in aula, sottolineando la tenuta nei settori «primari»: «Oltre il 57 per cento delle risorse sarà impiegato in questi ambiti di intervento: tutela della salute, istruzione e diritto allo studio, politiche sociali e interventi a favore della famiglia». Kompatscher ha inoltre precisato che il bilancio effettivamente spendibile sarà di 4,659 miliardi di euro.

Nella seduta di questa settimana verranno discussi numerosi emendamenti, di opposizione e maggioranza.

Queste le principali cifre del bilancio. La sanità si conferma il capitolo più corposo con 1,211 miliardi di euro di stanziamento. «La riforma del sistema sarà necessaria», ha ribadito Kompatscher, lanciando un appello perché vengano lasciati «finalmente liberi di lavorare i gruppi di lavoro».

Alla voce «servizi istituzionali, generali e di gestione» vanno 492,369 milioni. Quasi un miliardo è assegnato al settore «istruzione e diritto allo studio», con 959,806 milioni.

Per la tutela dei beni e attività culturali sono previsti 57,845 milioni. Alle politiche giovanili, sport e tempo libero andranno 26,276 milioni. Lo stanziamento per il turismo sarà di 33,783 milioni. Edilizia abitativa e assetto del territorio compaiono nello schema con 128,350 milioni.

La tabella riassuntiva prosegue con sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente: 113,850 milioni. Trasporti e diritto alla mobilità: 345,590 milioni. Soccorso civile: 13,593 milioni. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia: 532,550 milioni.

Per lo sviluppo economico e produttività stanziamento di 192,512 milioni. Politiche per il lavoro e formazione professionale: 41,579 milioni. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca: 76,283 milioni. Energia e diversificazione delle fonti energetiche: 22,699 milioni. Relazioni con le altre autonomie territoriali (Comuni): 365,405 milioni. Relazioni internazionali: 4,467 milioni. Corposa la voce «fondi e accantonamenti» con 532 milioni. Debito pubblico: 5,083 milioni. E infine servizi per conto terzi: 304 milioni.

Le norme . Kompatscher rivendica la politica di sgravi fiscali. Tra le novità previste dalla legge di stabilità per il 2016, che accompagna il bilancio, si trova l’aumento a 28 mila euro della «no tax area» per l’addizionale regionale dell’Irpef.

Le opposizioni lamentano il blocco degli stipendi provinciali dal 2010: la Provincia stanzia una spesa massima di 20 milioni per la contrattazione collettiva, cui vanno aggiunti 3 milioni per Comuni, Comunità comprensoriali e residenze per anziani.

Le assunzioni. Ha già fatto molto discutere, prima dell’approdo in aula del bilancio, la previsione di aumentare l’organico di 99 persone, legate a nuove esigenze e nuove funzioni, come il Parco dello Stelvio. Questo l’elenco dei settori per i quali si giustificano le 99 assunzioni, con una quota riservata alle categorie protette: acquisizione delle competenze della disciolta Fondazione Vital (stanziati ulteriori 430 mila euro per la liquidazione), acquisizione di competenze svolte dalla Bls nel settore delle zone produttive, potenziamento dei servizi connessi con programmi europei.

Compare anche l’ufficio stampa: giornalisti già assunti in via provvisoria, a causa dell’urgenza, con l’utilizzo di posti temporaneamente vacanti. E ancora, predisposizione e gestione del passaggio di nuove competenze e di nuovo personale, acquisizione delle competenze sul settore altoatesino del Parco nazionale dello Stelvio e del personale amministrativo del Tar. In parallelo resta confermato il piano di riduzione del personale avviato da anni.

La riduzione delle società. Prosegue anche l’operazione di razionalizzazione delle società, con dismissioni, aggregazioni e riduzione dei compensi.. Entro il 31 marzo i vertici delle società dovranno approvare un piano di razionalizzazione che tenga conto dei seguenti criteri: soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti (è il caso della società Arbo per l’Areale ferroviario), eliminazione delle partecipazioni in società che svolgono attività analoghe a quelle svolte da altre società partecipate o enti pubblici strumentali. Tra gli altri criteri, è prevista l’aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica e il contenimento dei costi di funzionamento. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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