Provincia, un «esercito» di giornalisti

In organico 5 tedeschi, 4 italiani e 1 ladino più gli «addetti stampa di fiducia». Bolognini in pole per fare il vice di Ohnewein


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Dopo gli autisti personali, ora spuntano anche gli addetti stampa «di fiducia»: nel disegno di legge sul personale la giunta provinciale è riuscita, probabilmente, a superarsi. L’introduzione della figura dei “giornalisti fiduciari” ha provocato, infatti, la reazione stizzita del sindacato e dell’Ordine dei giornalisti ma anche la richiesta di chiarimenti immediati da parte dei Verdi. «Una cosa - questa è l’obiezione, più che fondata - è l’ufficio stampa, tenuto a specifiche regole deontologiche, mentre altra cosa è il rapporto fiduciario che vedrebbe il giornalista appeso alla volontà dell’assessore». Vista la gaffe commessa non è escluso che la giunta, alla fine, ci ripensi e corregga il tiro. Almeno formalmente. In pratica ci si potrebbe limitare a dire che se nei singoli assessorati dovesse essere assunto un giornalista con il compito di curare le pubbliche relazioni del dipartimento gli potrà essere applicato il contratto giornalistico e non quello amministrativo. Resta da capire se quest’operazione, chiaramente di facciata, possa essere ritenuta sufficiente per convincere sindacato, Ordine e opposizione.

Questa “scivolata”, tanto formale quanto sostanziale, si innesta in un contesto in cui il rapporto fiduciario tra i vertici dell’ufficio stampa in carica dall’era Durnwalder (Paolo Ferrari responsabile e Christian Rainer vice) e il nuovo governatore Kompatscher era venuto meno da tempo. Rainer ha scelto di andarsene, mentre Ferrari ha rimesso il mandato di coordinatore ma resterà nell’ufficio stampa.

La situazione è andata lentamente deteriorandosi, in quanto Kompatscher ha deciso di puntare da subito su un proprio staff di fiducia, composto da Elisabeth Augustin (per anni responsabile della comunicazione nella Svp), Cornelia Dell’Eva (un tempo alla Lub), Thomas Ohnewein (ex collaboratore Athesia, poi direttore del Touriseum) e Cecilia Miribung (badiota, per anni al fianco dell’assessore Mussner). E questa scelta ha «depotenziato» l’ufficio stampa, almeno come lo aveva sempre inteso Durnwalder. E questo anche se Dell’Eva e Augustin hanno rivestito finora soprattutto il ruolo di segretarie particolari.

Attualmente in Provincia ci sono quattro colleghi di madrelingua italiana, cinque di lingua tedesca e un ladino (8,75 posti per 10 persone). A cui si potranno aggiungere in futuro, se passerà il disegno di legge, anche gli addetti stampa di fiducia. Un vero «esercito» di giornalisti per dare una nuova veste alla comunicazione della Provincia. L’ultima nomina dovrebbe essere quella di Michele Bolognini, già in forza all’ufficio stampa, e destinato a diventare il «vice» di Ohnewein.

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