Politica

Provinciali, grandi manovre pensando alle elezioni comunali 

Zanin si riposiziona al centro smarcandosi da Lega e FdI. Il Pd punta ad un assessorato per Repetto a palazzo Widmann e alle primarie tra Fattor e Andriollo per il Municipio ma Caramaschi resta il terzo incomodo



BOLZANO. «Tra un po' più di un mese ci saranno novità ...». Roberto Zanin già prepara la sua lista. «Voglio che si senta subito che è una civica. Basta compromessi. Persone di varia provenienza con idee trasversali».

Nel senso, spiega il già candidato sindaco del centrodestra , che di Luca Crisafulli, l’ex commissione dei Sei appena acquisito, di personalità al di fuori dei partiti come l'avvocato bolzanino e con aria vagamente centrista, ce ne saranno altri. E dunque Zanin vuole invertire l’equazione alla base delle ultime comunali: «Non più lo schieramento che sceglie me come punto di equilibrio, ma la mia lista che provi a funzionare come polo di attrazione». Con barra molto al centro. Perché è lì che si trovano i voti che mancano. Tanto che pure a sinistra, il Pd si predispone a trovare, al suo interno, “anime” flessibili, trasversali e non troppo ideologiche.

Con uno schema che sta emergendo in anticipo, a quattro anni dalle comunali ma a poco più di due dalle provinciali: Juri Andriollo e Stefano Fattor a giocarsi la candidatura di guida dem con la sfida alle primarie e, dunque, della possibile coalizione per il nuovo sindaco, e Sandro Repetto che pare voglia provare a strappare un assessorato a Palazzo Widmann nella prossima legislatura. Contando, e questa è la variabile, sulla stanchezza del rapporto tra Svp ( leggi Kompatscher) e Lega, con la quale la Volkspartei pare non aver mai trovato un gran feeling, e la prospettiva di riuscire a raggiungere due eletti Pd, così da consentire di ricostruire la squadra Svp- dem.

Ma c’è un ma. Ed è la sempre maggiore insistenza di una voce: Renzo Caramaschi disposto a correre per un terzo mandato. Voce ancora sotterranea, non emersa esplicitamente ma chi conosce il sindaco lo descrive come “sorridente e sfuggente” quando gli si chiede di questa possibile opzione. Marcando un cambio psicologico evidente tra i mesi precedenti le ultime elezioni, in cui dichiarava palesemente che si sarebbe trattato di un “secondo e ultimo mandato”, e questo periodo di intenso lavoro amministrativo , dove Caramaschi si è gettato con entusiasmo. «Insomma gli piace molto fare il sindaco» sussurra chi gli lavora nei pressi. Pare sia diviso rispetto a questo scenario.

Ma non è passata inosservata la cordialità dei suoi rapporti con la Svp, in Provincia e in Comune, come pure l’atteggiamento molto conciliante e collaborativo con il Pd. Altri osservatori, infine, notano come a sinistra ci siano solo in campo a tutt’oggi, candidati molto interni ai dem e dunque con una carica di “civica trasversalità” ancora tutta da far emergere, carica che invece Caramaschi si è giocato bene nelle ultime due comunali. Non che ci si prepari dunque alla riedizione della sfida, a questo punto molto “civica ", tra l’attuale sindaco e il suo vecchio sfidante a destra, ma in questi mesi di liberi tutti, questo è un argomento sul tappeto.

Roberto Zanin, invece, è già in campo. Dopo aver strappato ai suoi vecchi alleati a destra Nevola, Repetto e Hristov, ragiona di far affluire accanto a lui nuovi nomi professionalmente e politicamente spendibili. Contando su una realtà di fatto: «La mia lista ha ottenuto l’11% da sola. Adesso siamo, noi di Oltre Weiter, il più numeroso gruppo consiliare. È questa la ragione per la quale mi sento di poter confrontarmi su basi solide con i possibili partner di coalizione ma che mi offre anche l’opportunità di dialogare all’esterno, con tutti quei mondi moderati di cui Bolzano ha bisogno». E che si annidano nel vasto territorio del centro mobile.

Quello che risulta comunque chiaro, dalle parole di Zanin, e che la sua presenza politica si sta gradatamente spostando dalla destra al centrodestra e ora al centro tout court. Enfatizzando una proposta che già era emersa durante le elezioni attraverso il suo evidente disagio rispetto alle derive molto identitarie di alcuni suoi sostenitori nella destra classica bolzanina. Questo marcare la differenza, da parte di Zanin, è probabile assuma connotati concreti a fine agosto - settembre quando la sua lista Oltre inizierà a proporre nuovi volti con il timone verso le elezioni provinciali.













Altre notizie

Attualità