Provinciali, nasce il «Team Artioli»

La consigliera lancia la sua lista civica, il giallo al posto del verde Lega. «La Kyenge? Non l’avrei fatta ministro»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Non ama il ministro all’Integrazione Cecile Kyenge ("avrei scelto sicuramente qualcun altro per quel dicastero") e dribbla le domande sul diritto di cittadinanza agli immigrati di seconda generazione ma Elena Artioli ha le idee chiarissime per le prossime elezioni provinciali, alle quali - con la sua nuova lista civica - conta di intercettare i voti di italiani, tedeschi, ladini e mistilingui, poco importa se di destra, di centro o di sinistra, grazie al suo «Teamautonomie», che a ottobre si trasformerà in "Team Artioli".

Nessuno strappo con il Carroccio, assicura la “pasionaria” della Lega. «Tanto Maroni, che ha benedetto l'operazione altoatesina più di un mese fa, quanto Tosi hanno puntato su una civica ottenendo risultati di assoluto rilievo e io conto di fare lo stesso grazie al supporto di almeno un centinaio di attivisti, che da qui a ottobre mi auguro diventino almeno 500 sparsi su tutto il territorio provinciale».

Per la presentazione di ieri la vulcanica Artioli ha cambiato anche look. Giacca e foulard verde leghista sono finiti nell’armadio per fare posto a maglietta e foulard di un giallo vivace che ben si sposava con un elegante completo blu scuro. «Sono più che sicura - ha spiegato la leader locale del Carroccio - che il giallo mi porterà fortuna. In Austria i Gelbe, che sono partiti dal nulla e come semplici outsider, hanno superato ogni più rosea aspettativa totalizzando quattro consiglieri. Noi, se le cose dovessero andare per il meglio, potremmo farne anche due».

La lista dei candidati, ufficialmente, è ancora top secret. Anche se i primi nomi sono già stati svelati. Oltre alla capolista Artioli ci saranno sicuramente il ladino Peter Lardschneider, il tedesco Meinrad Knollseisen, ma anche il consigliere comunale di Egna (ex Svp) Erwin Girardi, il consigliere comunale bolzanino Claudio Degasperi e forse anche il consigliere comunale di Salorno Andrea Gallo. «Siamo presenti in tutta la provincia, dal Brennero fino alla Bassa Atesina», assicura la Artioli. «Non ci piace il modo in cui è gestita l'autonomia e soprattutto come vengono spesi i quattrini. Bisognerà anche dare rilievo giuridico a chi è mistilingue». In Regione è già stato costituito il Team autonomie mentre a Trento la collega leghista Franca Penasa, presente ieri al Laurin, ha spiegato che farà una conferenza stampa "ad hoc" la prossima settimana. Nel nutrito programma le priorità indicate dalla Civica sono sicurezza ("compreso l'uso dei volontari", ovvero le ronde in perfetto stile leghista), stranieri (sospensione dei contributi per chi ha commesso reati e modifica delle leggi provinciali sull’assegnazione dei sostegni sociali), casa e famiglia (sgravi fiscali per le coppie con figli a carico, ritrattazione dei mutui per i cittadini indebitati, restituzione dell’Imu alle famiglie bisognose), istruzione (creazione di sezioni paritetiche sul modello della scuola ladina) e lavoro (incentivazione dei reinserimenti per over 40), giovani e accorpamento dei Comuni sotto i 10 mila abitanti.

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