Quasi sette altoatesini su 10 usano Internet

Comunicare e informarsi le esigenze primarie, ma crescono e-commerce e home-banking: L'uso dei social network è meno diffuso che nel resto d'Italia: 46,5% contro il 53,2%. Basso anche l'interesse per i temi sociali e politici
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BOLZANO. Non conosce sosta l’incremento negli anni degli utilizzatori della rete in Alto Adige. Nel 2013 si assiste inoltre ad una forte riduzione, fin quasi alla scomparsa, delle differenze sia di genere che territoriali. Le prime indicano che la distanza tra maschi e femmine si è ridotta a poco più di 3 punti (69,9% dei maschi contro 66,4% delle donne); è necessario considerare che le donne hanno un’età media più elevata. Le seconde, ovvero le differenze territoriali, indicano che la distanza tra città e centri minori è ora di soli due punti (69,3% le prime, 67,4% i secondi). Rimangono al contrario fortissime le differenze di età: attorno ai vent’anni praticamente tutti "navigano" (97,8% per la classe da 15 a 24 anni), mentre tra gli "over-65" si registra un 18,9%; in ogni caso, anche quest’ultimo valore è in crescita.

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Il web usato per comunicare informarsi. In crescita home-banking e e-commerce

Gli utilizzatori abituali (chi si collega almeno una volta ogni tre mesi) usano la rete soprattutto per comunicare (l’81,6% scambia e-mail, il 37,5% effettua telefonate o videochiamate), ma anche molto spesso per informarsi (il 59,9% consulta un "wiki" (enciclopedia on-line), il 55,8% legge giornali on-line ed il 48,2% cerca in rete informazioni di tipo sanitario). Diffusa (46,5%) ma leggermente meno che in altre regioni (la corrispondente media italiana è pari a 53,2%), la partecipazione ai social network.

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Livelli non molto elevati si registrano anche per la partecipazione a consultazioni su temi sociali o politici (8,2%). Evidentemente per la partecipazione sociale e politica (che pure in Alto Adige registra livelli elevati) si preferisce l’interscambio dal vivo.

In crescita l'home-banking

Il 41,0% ha usato la rete per servizi bancari, contro il 39,9% del 2012 (si ricorda che la percentuale è calcolata sul totale degli utenti internet e che questi ultimi sono aumentati).Il dato che colpisce maggiormente è comunque la forte crescita dell’e-commerce: 112.000 altoatesini hanno fatto acquisti on-line nei 12 mesi precedenti l’intervista con un ulteriore balzo in avanti rispetto agli anni precedenti. L’incremento medio annuo del numero assoluto di acquirenti on-line, nel periodo dal 2006 al 2013, è del 9,6%.

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Disaggregando il dato degli utenti di e-commerce ritroviamo però quelle differenze, per sesso e per tipo di comune, che avevamo visto sparire nella percentuale di utenti di internet complessivi: sembra quasi che l’acquisto on-line sia una "seconda fase" dell’uso di internet alla quale si approda dopo aver preso confidenza con il web.

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Qui le differenze per sesso e tipo di comune quasi superano la tradizionalmente più elevata differenza per età: il 46,2% degli uomini contro il 34,5% delle donne ed il 47,2% delle città contro il 36,0% dei comuni con meno di 15.000 abitanti utilizza la rete per gli acquisti. Ai primi posti della graduatoria degli acquisti on-line si collocano i pernottamenti per vacanze (attorno ai 47.000 acquirenti) e l’abbigliamento (45.000), che "staccano" i libri e le altre spese di viaggio (biglietti d’aereo e treno oppure noleggio auto) entrambi attorno ai 36.000.

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Non sfugga che gli acquisti per fini turistici sono, come pure alcuni altri, fatti per tutta la famiglia (o almeno per il nucleo di persone che condivide la vacanza) e che quindi il numero di acquirenti è senz’altro inferiore al numero di beneficiari dell’acquisto. Seguono in graduatoria: attrezzature elettroniche (incluse macchine fotografiche e telecamere); articoli per la casa come mobili o giocattoli e poi software, videogiochi e alimentari. Risultano infine poco frequenti gli acquisti on-line di farmaci (nemmeno lo 0,5% della popolazione) e di biglietti di lotterie e scommesse.

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