Röchling: nuovi posti, ma paga tagliata

Il sindacato dice no a 30 assunzioni senza quattordicesima. Così una “commessa” da 12 milioni rischia di finire in Romania


di Bruno Canali


LAIVES. In una fase di stagnazione dell'economia, conquistare una “commessa lavorativa” da 12 milioni di euro l'anno è manna dal cielo anche per un colosso come la Röchling Automotive che ha sede in zona industriale a Laives. Ma, paradossalmente, questa commessa non è certa, se non si trova un accordo con i sindacati.

«Questo importante ordine - spiega Renzo Magnabosco, direttore dello stabilimento - lo abbiamo dalla Volkswagen, prevedendo però l'introduzione del nuovo contratto di lavoro al quale stiamo discutendo da dieci mesi con i sindacati, dai quali per ora non abbiamo ricevuto segnali positivi».

Il succo è che questo ordine, che pare sia valido per 6 anni,darebbe ossigeno all’azienda, e ai lavoratori.

«Quando parliamo di un nuovo prodotto - aggiunge Magnabosco - tra progettazione e produzione dobbiamo calcolare circa 2 anni, durante i quali però i vuoti vanno riempiti. Ebbene, abbiamo iniziato dieci mesi fa la trattativa con i sindacati per arrivare a una nuova formula contrattuale che ci consenta di recuperare competitività in un mercato depresso e con la concorrenza è sempre più agguerrita. Il calcolo fatto per vincere la commessa della Volkswagen è stato quello di lasciare intatto l'esistente. ovvero il contratto di secondo livello che abbiamo, e di applicare condizioni nuove per nuove assunzioni, perchè raddoppierebbe la produzione. Oggi abbiamo 25 persone che si occupano del progetto, cui si potrebbero aggiungere altre 10 e 20 tra le posizioni da stabilizzare. Se invece non si raggiunge l'accordo, saremo costretti a delocalizzare questa produzione in Romania. La Röchling crede in Laives e lo dimostra la decisione di ampliare la sede locale; è un'azienda che funziona e paga regolarmente gli stipendi a fine mese, compresa tredicesima e premio di risultato: sarebbe paradossale che invece di assumere e sistemare lavoratori interinali, si perdessero posti di lavoro. Alla sede di Trento ad esempio abbiamo 7 esuberi cui daremmo lavoro invece della prospettiva della mobilità. Credo che tra un paio d'anni, grazie anche al ricambio fisiologico, potremmo avere costi più contenui di produzione e quindi potremmo fare prezzi più bassi e concorrenziali sul mercato».

Se voci indiscrete dicono che il nuovo contratto sarebbe senza la quattordicesima, in generale il problema, fa capire Renzo Magnabosco, è l'ostilità manifestata finora dagli esponenti della Uil alla proposta, appunto, di un nuovo trattamento economico per i nuovi assunti.

«La controproposta che ci hanno fatto dal sindacato è inaccettabile - continua il direttore di Röchling Automotive - perchè prolungherebbe di soli tre anni le condizioni favorevoli e quindi torneremmo ai problemi attuali di concorrenzialità sul mercato. Noi ci abbiamo messo tutta la buona volontà per collaborare, convinti che in questo modo si possano creare posti di lavoro a condizioni dignitose, cosa che in questo momento mi pare prioritaria. Dalla Uil nessun segnale e a tutt'oggi non ho avuto alcuna richiesta di contatti da parte loro per cercare di risolvere il problema».

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