Raid in via San Quirino Presi di mira tre negozi

Magro il bottino: 40 euro sottratti dal fondo cassa del “Salone Mistero” In frantumi la vetrata del parrucchiere e forzate le porte di altri due esercizi


di Alan Conti


BOLZANO. La chiusura per le vacanze pasquali deve aver attirato i ladri che, nella notte tra domenica e lunedì, hanno passato in rassegna tre esercizi commerciali di via San Quirino. Due tentativi e un furto vero e proprio per un colpo che ha portato un bottino piuttosto magro ai malviventi causando, però, notevoli disagi ai titolari.

Ad avere la peggio è stato il Salone Mistero che si trova al civico 10 di via San Quirino. Qui i ladri hanno sfondato la vetrata d’ingresso (probabilmente con un sasso) entrando poi all’interno del locale. Una volta dentro si sono diretti immediatamente verso la cassa che hanno aperto. Hanno trovato, però, solo una quarantina di euro lasciati dai titolari come fondo cassa per la ripresa dell’attività fissata per la giornata odierna.

La somma, evidentemente, non ha soddisfatto i delinquenti che a quel punto hanno tentato di forzare la porta d’ingresso del vicino studio di tatuaggi Red Dragon.

Con un piede di porco (o un grosso cacciavite) hanno forzato la serratura riuscendo peraltro solo a sbeccare la porta senza aprirla.

A quel punto hanno fatto un ulteriore tentativo, a vuoto, nell’esercizio vicino per poi scappare. Forse sono stati disturbati in una zona che, comunque, è circondata da appartamenti ed è abbastanza frequentata anche nelle ore notturne.

Come spesso accade in questi casi a causare disagio alle vittime sono più i danni alla struttura dell’effettivo ammanco di contanti. Ci vorrà qualche centinaio di euro per rimettere tutto a posto.

Ieri mattina, comunque, i titolari hanno avvertito le forze dell’ordine non appena si sono accorti del colpo. A condurre le indagini sono gli uomini della polizia di Bolzano. Con ogni probabilità si è trattato di una piccola banda non particolarmente organizzata. Il raid, infatti, rientra in quelli che anche il questore Lucio Carluccio ha definito nei giorni scorsi come «colpi estemporanei». Furti che non hanno una pianificazione precisa e che, proprio per questo, rendono più difficile il lavoro degli inquirenti. «Nel progettare una serie di furti in modo sistematico i delinquenti lasciano sempre delle tracce che possono aiutarci nel tentativo di individuarli. Quando i colpi rispondono a una logica di casualità, invece, è più complesso risalire ai responsabili a meno di non trovarsi molto vicini al momento del reato». Probabilmente i ladri in via San Quirino sono stati veloci e attenti a non fare rumore, ma la scelta degli esercizi da colpire non sembra aver seguito alcuno schema particolare.

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