Raid incendiario in città distrutti venti cassonetti 

Vandali in azione in contemporanea a Oltrisarco e anche in centro storico Super impegno per i vigili del fuoco. La polizia indaga attraverso le telecamere



BOLZANO. Un’ora e mezzo di vero e proprio delirio per i vigili del fuoco del corpo volontario di Oltrisarco Aslago, ieri sera. Ignoti, probabilmente le stesse rapide mani, hanno incendiato a ripetizione le campane della differenziata (e non solo) in almeno una dozzina di posti diversi in città. Prima a Oltrisarco, poi in centro.

Sono da poco passate le ore 20, sirene su sirene, a Oltrisarco. Alla centrale operativa del corpo permanente, dove gli operatori del 115, ben abituati a gestire emergenze di ogni genere, sono sempre iper gentilissimi con i giornalisti, rispondono: «Dopo». Della serie, chiamate dopo perché adesso proprio non abbiamo tempo per fornire informazioni. Niente da fare, per capire si deve uscire. Facile scovare i roghi, sirene e lampeggianti ovunque, basta seguirli. Il problema è che sono troppi tutti assieme. L’auto dell’ispettore di turno che coordina le operazioni schizza a destra e a manca, prima, dopo, durante le operazioni di spegnimento. Questa settimana in turno serale c’è il corpo dei volontari di Oltrisarco. Ma gli uomini non sono sufficienti. Arrivano anche due autobotti dal comando provinciale di viale Druso. Mentre spengono una campana della carta qui, li chiamano là per un altro allarme. In ordine geografico, i roghi partono da via Dürer, piccola parallela di via Maso della Pieve, all’inizio della Zona. Cassonetto. Poi si passa all’entrata secondaria del cimitero, dove è stato appiccato il fuoco a uno dei banchetti temporanei dei fiori montati in vista della ricorrenza dei morti. Altro rogo in via Claudia Augusta, anzi lì sono due. Prima fiamme vive nel cortile del condominio confinante col Despar, dove a fuoco vanno i carrelli in cui vengono stivati i cartoni usati del supermercato. Poi, dall’altra parte della strada, si va letteralmente sciogliendo la campana della carta di fronte al Santissimo Rosario. Ancora qualche centinaio di metri e i pompieri volontari devono intervenire in piazza Bersaglio, ancora campane, stavolta sotto le finestre della Posta. Non fanno in tempo a spegnere che li richiamano poche decine di metri più avanti, in via Pietralba. Anche qui, cassonetti. Pompieri dotati di autorespiratori rovesciano la campana della carta per poter spegnere le fiamme con maggiore efficacia. Fumera, gente che guarda. L’ufficiale di turno si rifionda in auto, rogo anche in via Aslago, difficoltà a uscire dalla viuzza per gli avventori di un bar tutti fuori, curiosi. Giungono notizie di un ampliamento del raggio d’azione del raid incendiario: pare si siano spostati in centro. Fiamme in piazza Verdi. In via dei Vanga. Altro rogo da domare in via Vintola. Campane incendiate all’anagrafe: quattro. In redazione arrivano foto di un incendio anche in piazza Adriano. La polizia, intanto, batte a tappeto la città. Partono da piazza Bersaglio. Ci sono almeno due bar aperti, pieno di gente in giro, qualcuno avrà visto? Si studieranno anche le registrazioni delle telecamere, pubbliche e private.(da.pa)













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