Rainerum e Juvenes Gli studenti provano le stampanti in 3D

Dal prossimo anno scolastico saranno introdotte nella didattica. I giovani potranno realizzare i loro progetti



BOLZANO. L’Associazione Juvenes, in collaborazione con l’Istituto Salesiano Rainerum, ha lanciato a fine aprile il progetto pilota “3dMakers”, una proposta per consentire ai ragazzi e agli studenti di familiarizzare con la tecnologia della stampa tridimensionale, ormai sempre più diffusa in tutto il mondo in ambito tecnico e tecnologico.

Si tratta di un progetto che prevede l’introduzione della stampa 3d nelle ordinarie attività scolastiche: per esempio nello studio dell'architettura sarà possibile realizzare dei modellini di case e palazzi in 3D. Dopo l’acquisto della stampante, un team di insegnanti del Rainerum insieme agli operatori della Juvenes si sono cimentati in un corso di formazione di 5 ore per comprendere le basi di questo nuovo “mondo”. E dall’anno prossimo la stampa tridimensionale verrà introdotta nei laboratori scientifici interclasse e nelle attività pomeridiane speciali, permettendo agli studenti di trovare immediata applicazione di teorie e nozioni che riguardano i più diversi ambiti (dalla matematica all’arte, dal disegno tecnico all’informatica avanzata, dalla biologia alla fisica), e di acquisire una nuova importante competenza tecnologica spendibile poi nel mondo del lavoro. L’obiettivo didattico sarà quindi insegnare ai ragazzi a realizzare un oggetto dalla A alla Z, dall’idea fino alla sua produzione. La stampante, infatti, realizza fisicamente i progetti disegnati al computer con i programmi di progettazione tipo Autocad. Si può «caricare» con diversi materiali, dalle fibre plastiche a quelle che contengono legno, ceramica o gesso. L’iniziativa ha già suscitato un grande entusiasmo da parte dei ragazzi e degli insegnanti coinvolti. «Crediamo fermamente nell’utilizzo delle stampanti 3D nel campo dell’istruzione - afferma Sebastian Cincelli, presidente dell’Associazione Juvenes -.Grazie alle stampanti 3D i ragazzi avranno la possibilità di dare corpo alle proprie idee, trasformandole in oggetti reali».













Altre notizie

Attualità