BOLZANO

Rapina a Brescia, arrestati tre bolzanini

Entrano in casa di un discografico, lo minacciano con la pistola, lo legano e gli portano via gioielli per 80 mila euro


di Alan Conti


BOLZANO. Si sono messi a tavolino, hanno ideato una rapina da 80.000 euro e sono andati a Brescia a colpire. È scattato l'arresto ieri per una banda di bolzanini che il 18 dicembre scorso è entrata nell'alloggio di un cinquantenne imprenditore discografico, armata di pistole e con il volto coperto. Hanno fatto inginocchiare la vittima legandole mani e piedi con del nastro adesivo. A quel punto lo hanno completamente ripulito dei gioielli e degli orologi che teneva in cassaforte. Il discografico è anche riuscito a liberarsi lanciando verso i rapinatori alcuni attrezzi presi da una cassetta che aveva vicino, ma ormai era troppo tardi. La vittima gestisce varie attività in Inghilterra. Secondo la ricostruzione fatta dalla squadra mobile di Brescia, guidata dal vice questore Giuseppe Schettino, a mettere in atto la rapina sarebbero stati Nicolò Bartoli, 27enne con precedenti di polizia residente a Cadeo in provincia di Piacenza e Alfredo Sebastian Tizzano, 27enne nato a Vipiteno ma domiciliato in viale Trieste a Bolzano. Dopo aver superato il cancello esterno hanno forzato la porta di ingresso e raggiunto le scale che portano al pianerottolo dell’abitazione. Per entrare in casa hanno fatto finta di essere parenti di un vicino di casa chiedendo aiuto. Quando il padrone di casa ha aperto la porta si è trovato la pistola puntata in faccia. A fare il palo fuori dall'abitazione c'era Riccardo Marco Vitali, 22enne bolzanino residente in via Verona, conosciuto alle forze dell'ordine. Al momento della fuga, però, la banda ha fatto degli errori. Non conoscendo le strade della città lombarda, infatti, i rapinatori hanno sbagliato ripetutamente strada e sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. Alcuni commercianti avrebbero anche provato a inseguirli, ma vedendo le armi hanno desistito. Le immagini delle telecamere, intrecciate con alcune indagini disposte sui dipositivi elettronici dei tre, hanno portato dritto all'identità dei criminali. Oltre a Tizzano, Bartoli e Vitali avrebbe delle responsabilità nel colpo anche Devid Agazzi domiciliato a Frassineto di Meltina. Agazzi, anche lui con precedenti, avrebbe pianificato e organizzato il colpo. Il gip di Brescia Giovanni Pagliuca ha disposto per Agazzi e Bartoli la custodia cautelare in carcere e per Tizzano e Vitali gli arresti domiciliari. La questura di Bolzano ha validato ed eseguito i provvedimenti.

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