la consultazione

Referendum Benko: megastore e parco, la battaglia è sul futuro di Bolzano

I cittadini saranno chiamati ad esprimersi sul piano di riqualificazione di via Garibaldi-via Perathoner
Si vota dal 29 marzo al 4 aprile. Se vincerà il fronte del sì, il commissario Penta firmerà la delibera


di Antonella Mattioli


Bolzano. «Benko chi?» Questa era stata la prima reazione di molti bolzanini quando, all'inizio di gennaio del 2013, si era diffusa la notizia che Palazzo Menz, lo storico edificio di via della Mostra realizzato nel 1670, di proprietà di Banca Intesa San Paolo, era stato acquistato per 6 milioni e 200 mila euro dal tycoon austriaco molto conosciuto Oltrebrennero, ma non altrettanto in Alto Adige. Sono passati tre anni d'allora e i bolzanini oggi sanno perfettamente chi è quest'imprenditore - 39 anni a maggio, fondatore della Signa Immobilien la più grande società immobiliare di Oltreconfine che vanta un patrimonio di 4 miliardi di euro - che ha fatto acquisti nel capoluogo per almeno 400 milioni di euro.

Da tre anni le cronache politiche non fanno che parlare di lui e dei suoi piani faraonici che spaziano dalla riqualificazione dell’area stretta tra via Garibaldi, via Alto Adige, via Perathoner , via Stazione al rilancio del Virgolo: progetti su cui si è spaccata la maggioranza - l’operazione Benko era stata bocciata nel luglio del 2015 dal consiglio comunale per un voto - che avrebbe dovuto sostenere la terza giunta guidata dall'ex sindaco Luigi Spagnolli e ha portato, nell’autunno scorso, alle dimissioni del primo cittadino e al commissariamento del Comune.

La consultazione. Il caso della settimana è dedicato al referendum sull’operazione Benko, il cui esito è destinato a cambiare l’assetto urbanistico e commerciale del centro storico. Il commissario straordinario Michele Penta ha deciso di far decidere i cittadini: dal 29 marzo al 4 aprile ci sarà una consultazione popolare, preceduta nelle settimane scorse da una serie di assemblee pubbliche. I bolzanini, compresi coloro che alla data del 10 marzo abbiano compiuto i 16 anni, e i pendolari, saranno chiamati ad esprimersi a favore o contro l’accordo di riqualificazione dell’area di via Perathoner, via Alto Adige, via Garibaldi e via Stazione. Se vincerà il fronte del sì, Penta ha detto che firmerà l’iter che darà il via all’operazione; se vincerà il no, passerà tutto alla nuova giunta comunale.

Si vota dal 29 marzo al 4 aprile per dire sì o no al megastore di via Alto Adige Possono votare i bolzanini e i pendolari sopra i 16 anni in 28 seggi allestiti in tutta la città. La guida al voto

Due fronti. La campagna referendaria è già iniziata alla grande: da una parte Benko e quanti sostengono che l’operazione, oltre a riqualificare una zona degradata di Bolzano, porterà circa 70 milioni di euro netti nelle casse del Comune; dall’altra il fronte del no che raggruppa ecosociali, ambientalisti, Movimento 5 Stelle, Confesercenti, Unione commercio, Vke.

Se dovesse arrivare il via libera dal commissario Penta, si passerà in tempi rapidi alla fase operativa. Il progetto, firmato dall’archistar inglese David Chipperfield, prevede un investimento da 200 milioni di euro per la realizzazione di un centro commerciale, un colosso di sei piani, previsti anche appartamenti, albergo, ristoranti, bar, asilo nido, centro diurno per anziani e mensa.

Gli acquisti. Come nel gioco del monopoli il tycoon austriaco ha già acquistato tutto quello che gli serve per attuare il progetto, ovvero l’ex hotel Alpi progettato negli anni ’50 dall’architetto Armando Ronca, i palazzi che si affacciano su via Garibaldi, come pure i locali dell’ex camera di commercio. Gli unici a non aver ceduto all’offerta di Benko sono stati Bruno Lorenzi e Gabriella Cecchelin: nell’attico al civico 20 di via Garibaldi sono rimasti solo loro.

Chi invece non si è fatto pregare a vendere è il gruppo di imprenditori proprietari del Virgolo: l’immobiliarista ha acquistato anche la collina che domina Bolzano. E per il suo rilancio è già pronto il progetto firmato dall’archistar Snohetta: la collina - un passato glorioso, un presente all’insegna del degrado - verrebbe rilanciata con la realizzazione di una funivia. La stazione a valle è prevista in piazza Verdi; quella a monte sul Virgolo appunto dove verrebbero costruiti bar, ristoranti, luoghi di ritrovo e una sala convegni da 500 posti.
 













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