Referendum: in Alto Adige una valanga di sì, quorum vicino al 67%

Oltre 250 mila elettori su 375 mila aventi diritto (il Trentino-Alto Adige con il 64,6% è la prima regione per numero di votanti)
SPECIALE L'affluenza e i risultati in Alto Adige | Bolzano | Laives | Merano | BressanoneBrunico
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BOLZANO. L’appello al voto della Svp e la storica “disciplina” dell’elettorato di lingua tedesca non bastano, da soli, a spiegare l’altissima affluenza alle urne in tutto l’Alto Adige: 66,7% il dato provinciale, uno dei più alti di tutto il Paese. Oltre 250 mila elettori su 375 mila aventi diritto (il Trentino-Alto Adige con il 64,6% è la prima regione per numero di votanti).
Basta dare un’occhiata ai comuni “italiani”, e ai quartieri di Bolzano in particolare, per capire come la partecipazione sia stata trasversale a tutta la società altoatesina. I temi ambientali sono molto sentiti, ma anche il quesito sul legittimo impedimento ha ottenuto - in sostanza - la stessa partecipazione degli altri. Segno che il grande dibattito nazionale post-Fukushima sul nucleare e sull’acqua pubblica, al pari di quello sull’impunità del presidente del consiglio, hanno trovato sponda anche qui.
Ed è stato un plebiscito per il sì: in tutti e quattro i quesiti referendari ha superato il 97%. Com’era prevedibile, chi è andato a votare, ha votato per l’abrogazione.

IL VOTO A BOLZANO. Nella città capoluogo l’affluenza è stata omogenea in tutti i quartieri senza differenze tra i rioni “italiani” e “tedeschi”, ovunque sopra il 61%. Il quorum è stato raggiunto e sorpassato in 79 sezioni su 80 (ma l’ottantesima, dov’è stato solo sfiorato, era allestita in una casa di riposo). Il dato complessivo è stato del 62%, pari a 47.114 elettori sui 75 mila aventi diritto. Punte del 70% in Centro, ad Oltrisarco, e a Gries. Molto alta la partecipazione anche a Don Bosco e ad Europa Novacella.

I GRANDI CENTRI.
Percentuali omogenee anche negli altri centri maggiori della provincia. L’affluenza più alta è stata registrata a Brunico (64,9%, pari a 7.392 elettori), seguita a ruota da Bressanone (64,7%, 9.722 elettori), e Laives (64%, 8.142 elettori). Più staccata Merano, che si è fermata al 59,4% (16.264 elettori). A Vipiteno votanti al 60,4% (in tutto 2.946 elettori).

LA PERIFERIA. Partecipazione alta in tutta la periferia, dove il richiamo al voto della Svp ha ancora grande efficacia. In tutti i 116 comuni è stato ampiamente superato il quorum. L’affluenza più alta ad Anterivo (80,8%) e Barbiano (77). Partecipazione del 67% a casa di Durnwalder, a Falzes. Per quanto riguarda i comprensori, in Val Venosta ha votato il 69,2%; in Pusteria il 66,6%; in Val d’Isarco il 68,2%; in Alta val d’Isarco, il 68%; Oltradige-Bassa Atesina, il 69,6% (il 63,6% a Salorno); in quello di Bolzano il 62,1; nel Burgraviato il 65,3%; Salto Sciliar, il 71,3%. Dati alti anche nelle valli ladine. Alcuni esempi: 60% di votanti a Badia; 56,6% a Corvara; 70% ad Ortisei; 63,8% a Selva Gardena.

I RISULTATI. Raggiunto il quorum, praticamente senza storia lo spoglio delle schede. Percentuali bulgare per il sì dappertutto, con lievi differenze decimali tra un quesito e l’altro. In Alto Adige la grande sensibilità per i temi ambientali e le energie rinnovabili ha fatto da traino anche al legittimo impedimento. Ma vediamo nel dettaglio i dati complessivi in provincia. Quesito numero uno (privatizzazione dell’acqua): sì 97,6%, no 2,4%,. Quesito numero 2 (sfruttamento economico del servizio idrico): sì 97,7%, no 2,3%. Quesito numero tre (energia nucleare): sì 97,1%, no 2,9%. Quesito numero quattro (legittimo impedimento): sì 97,3%, no 2,7%.
Molto soddisfatti il comitato promotore e il presidente della Provincia Luis Durnwalder: «E’ un voto per il futuro - sottolinea Durnwalder, indica alla politica italiana la strada da seguire su acqua e nucleare».

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