BOLZANO

Regione Trentino Alto Adige, passano i tagli alle indennità, ma «light»

Approvata in commissione la nuova versione Svp della legge: al presidente resteranno 9 mila euro netti


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Indennità della giunta, arrivano i tagli. Tagli «light», rispetto all’obiettivo fissato dal decreto Monti del 2012 e dalla prima bozza firmata Widmann.

Nuovo tetto alle indennità Graziate le «speciali» La riforma costituzionale prevede emolumenti uguali in tutti i consigli regionali La clausola di salvaguardia esclude l’applicazione in Trentino Alto Adige

La Svp ha trovato il proprio compromesso interno, tra consiglieri e giunta, e ieri il capogruppo Dieter Steger è arrivato alla seduta della terza commissione legislativa con il nuovo testo del disegno di legge. Sorpreso chi attendeva l’ennesimo rinvio. Disegno di legge approvato con i voti della Svp e di Roland Tinkhauser (Freiheitlichen, anche segretario questore). Astenuti Hans Heiss (Verdi) e Paul Köllensperger (M5S), che commenta a fine seduta: «Prima delle cifre, mi interessa il clima della discussione: ho trovato inaccettabile la difesa Svp delle indennità fatta passare come difesa dell’autonomia. Stile ben diverso ha dimostrato il presidente trentino Ugo Rossi». Dopo la commissione il disegno di legge verrà discusso nella prossima seduta del consiglio provinciale. L’obiettivo è partire con le nuove indennità da gennaio 2017.

In sintesi, tutta la manovra e anni di discussioni sfoceranno, salvo sorprese, in un taglio effettivo di circa 2600-3000 euro netti dello stipendio del presidente provinciale. In più, arriveranno i compensi per capigruppo e presidenti di commissione.

La commissione ha discusso ieri dunque il disegno di legge presentato da Thomas Widmann e dall’ufficio di presidenza del consiglio provinciale con gli emendamenti portati da Steger . Il primo passo è stato cancellare dal disegno di legge iniziale ogni riferimento al decreto Monti. In autonomia il Consiglio decide i propri tagli ai costi della politica. A quel punto salta anche il tetto di 13.800 euro lordi al mese per il presidente provinciale, previsto a livello nazionale: il nuovo testo eleva le indennità previste da Widmann. Insomma, si taglia ma solo un po’.

Ecco allora che alla base di 10.500 euro lordi versata ai consiglieri provinciali, il presidente provinciale aggiungerà una indennità di carica di 4.600 euro esentasse (Widmann ne prevedeva 3.300): si arriva a 15.100 euro, pari a circa 9 mila euro netti al mese. Il presidente provinciale ha oggi una indennità di 19.215 euro lordi, con un netto di circa 11.600 mila euro. Ridimensionati anche i tagli ai vicepresidenti (avranno una indennità di carica esentasse di 4100 euro, più i 10.500 lordi) e agli assessori (3600 euro di carica più 10.500). Il ritocco in alto, rispetto alla prima versione, non riguarderà invece la presidenza del consiglio provinciale. Il decreto Monti prevedeva parità di indennità per presidenti delle giunte regionali e presidenti dei consigli regionali. «Regola assurda, il presidente di Palazzo Widmann, con le competenze che ha, non può guadagnare come il presidente del Consiglio provinciale», ha sempre dichiarato Steger. Detto fatto, il presidente del Consiglio avrà una indennità di carica di «soli» 3.300 euro esentasse e il vice 2.400. E così viene regolato anche qualche conto all’interno della Svp... Capigruppo e presidenti di commissione in Alto Adige non vengono pagati, a differenza di altre regioni. Differenza colmata: ai primi andrà una indennità a parte di 1100 euro (600 euro i monogruppi), ai secondi 800 euro. «Con questa riforma riusciremo a risparmiare milioni», assicura la Svp.

La commissione ha approvato ieri il bilancio provinciale 2017 da 5,636 miliardi e la legge di stabilità. Voto negativo delle opposizioni.

 













Altre notizie

Attualità