Renzi riempie il Rainerum e "traina" il Pd alle provinciali
Il rottamatore apre a Bolzano la corsa per la segreteria nazionale del Pd. Saltato il pranzo con Kompatscher per “motivi diplomatici”
BOLZANO. Sala strapiena al Rainerum di Bolzano per Matteo Renzi: prima tappa del suo tour per la corsa alla segreteria nazionale del Pd, e anche comizio per la campagna elettorale delle provinciali. Renzi, accolto come una super-star, nel suo discorso ha toccato tutti i temi dell’attualità politica, in particolare si è soffermato sul tema dell’indulto e sulla polemica con il Capo dello Stato. Saltato il pranzo con Arno Kompatscher, a quanto si è saputo sapere, per dissapori all’interno del Pd altoatesino.
Durante il comizio, Renzi ha ricevuto il celebre “Canederlo d'oro” dai comici Franz e Bepi, per avere «più slancio nella sua corsa verso le segreteria del partito». «Lo porterò a Palazzo Vecchio che si trova un pò più a sud di Bolzano», ha scherzato Renzi.
Sull’indulto, il rottamatore ha detto «il presidente della Repubblica ha il diritto e il dovere di inviare dei messaggi al parlamento, che non sono messaggini, sono dei messaggi politici rilevanti e importanti e le forze politiche hanno il dovere di discutere questi messaggi», ha proseguito Renzi. «Nel messaggio che il presidente della Repubblica ha inviato, che è di 12 pagine, si pone il tema del sovraffollamento delle carceri. Stiamo parlando di più o meno 70 mila detenuti in carceri che hanno una capienza di 45 mila. C'è un oggettivo problema a mio giudizio che non si risolve però con la strada dell'indulto, che arriva 7 anni dopo l'ultimo indulto. Questo atteggiamento - ha ribadito - è poco serio dal punto di vista educativo nei confronti dei nostri giovani. Che certezza hai del diritto se ogni 7 anni fai un indulto? Perché in questi sette anni non hanno fatto niente? Per esempio per migliorare gli strumenti di pena alternative, la detenzione domiciliare, la messa in prova».