Repetto chiude il caso: vado al 4° posto 

Lista del Pd, Renate Prader sarà terza. L’assessore: «Decido da solo, gara troppo importante per queste polemiche»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Si è arrabbiato, si è fatto passare l’arrabbiatura, si è consultato con gli amici (che gli consigliavano di tenere il punto) e ha deciso di chiudere il caso. Sandro Repetto, partito come secondo, sarà il quarto nella lista Pd-Civica per Merano alle elezioni provinciali. Lo ha deciso da solo. Al terzo posto ci sarà Renate Prader. La testa di lista verrà aperta dunque da Christian Tommasini, poi Andrea Casolari (Civica), poi Prader, Repetto e a seguire.

Si chiude così il quesito politico, non personale, se per il Pd fosse più opportuno mantenere l’impegno di garantire visibilità a Bolzano capoluogo con il suo assessore al sociale o evitare l’infortunio di genere con una testa di lista in cui la prima donna comparisse solo al quarto posto. Tensioni, rischio di andare al voto in assemblea e ora la decisione.

Imbarazzante dover decidere tra Bolzano e il rispetto delle donne in politica. Lei ha rinunciato al secondo posto per garantire l’accordo con la Civica, aveva detto che una seconda rinuncia era troppo.

«Non sono stato felice della situazione. Poi mi sono ricordato che voglio essere una persona responsabile. La partita delle provinciali è troppo importante, il Pd deve essere concentrato su un unico obiettivo: eleggere due consiglieri e provare a salvare l’esperienza di governo di una area progressista, che ha fatto bene all’autonomia. Le polemiche interne ci fanno male, mi hanno fatto tornare indietro, allora scendo io da questo litigio. Poi è ovvio che non sta bene accapigliarsi sul tema delle donne in politica. Anche Bolzano però...».

E dunque?

«Starò al quarto posto, ma Bolzano deve essere uno dei pensieri fissi del Pd in campagna elettorale e dopo. Serve un’asse tra la Provincia e il Comune nei prossimi due anni di consiliatura del sindaco Caramaschi: stiamo facendo cose importanti e bisogna proseguire, con i progetti delle grandi opere in città, la messa a punto della finanza locale per i grandi centri, il che significa comprendere meglio i bisogni sociali, a partire dagli anziani. La Lega ha il vento in poppa, il Pd dia il meglio per evitare una svolta a destra».

La Lega è in campagna permanente sul tema dei migranti. Come assessore lei è in prima linea nella gestione dei richiedenti asilo. Si sta preparando?

«Ogni nave diventa un caso, intanto il governo in due mesi ha tagliato venti milioni di euro a Bolzano per la riqualificazione di via Alto Adige e i progetti di inserimento dei richiedenti asilo. Ma è questo che serve, una visione di cosa è oggi la società, la mappa dei diritti e dei doveri».

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