Repetto: "Contro di me una mascalzonata politica"
Dura reazione dell'assessore dopo la sentenza della Cassazione che la dichiara ineleggibile. Accuse al Pd: "Bruttissima gente".
BOLZANO. Si chiude nel peggiore dei modi il rapporto tra Barbara Repetto e l’attuale gruppo dirigente del Pd. L’assessora e consigliera provinciale dichiarata decaduta dalla Cassazione attacca a testa bassa i vertici dei democratici. Si dichiara vittima di «una mascalzonata politica che sarebbe stata intollerabile in qualsiasi normale partito». Ed ancora: «D’ora in poi chi dovesse candidare nel Pd altoatesino è avvertito, gli può capitare di tutto», perché quel partito «è un brutto mondo», fatto «di bruttissima gente, con segnali politici oltremodo negativi lanciati senza scrupolo verso l’opinione pubblica».
«Questa decisione della Corte arriva completamente inaspettata dopo che anche il procuratore generale aveva chiesto di respingere il ricorso di Bizzo e dopo le due precedenti sentenze di primo e secondo grado, con cui il ricorso era stato respinto. Ne prendo atto seppure con dispiacere soprattutto per il modo in cui tutto questo è maturato e nella convinzione di aver subito un torto e con me lo hanno subito gli elettori che mi hanno votata», sottolinea Barbara Repetto. Per quest’ultima «a monte c’è una legge elettorale assurda e contradditoria che giustamente in Trentino è stata da tempo modificata». Poi l’attacco al Pd. «Sono stata combattuta in tutti i modi, utilizzando anche la giustizia come una lotteria in cui cercare di pescare il biglietto giusto. Prima di questa sentenza ne avevo avute altre tre a mio favore», evidenzia l’ormai ex assessore provinciale. «Sono stata combattuta non solo da Bizzo ma da tutto l’attuale gruppo dirigente del Pd. A partire dall’onorevole Gnecchi ed in compagnia dell’onorevole Bressa, con una considerazione del Pd come “cosa solo loro”, badando unicamente agli accordi politici tra ex Ds ed ex Margherita ed alle poltrone dei loro capi, incuranti delle scelte dei nostri elettori», ancora Repetto, secondo la quale «ho avuto la sorte, invece, di venire eletta nonostante tutto fosse stato programmato per far eleggere Bizzo oltre ovviamente Tommasini, messo in testa alla lista».
Cosa farà adesso il Forum democratico è domanda che resta senza risposta. «Vedremo prossimamente», risponde ad esempio Alberto Stenico. Lo sdegno è autentico. Per Giovanni Barborini «Barbara è necessaria nel Pd, un partito che deve includere e non escludere». Repetto intanto sottolinea di voler continuare la sua vita e le sue iniziative, «confermata nella convinzione che nella nostra provincia ci sia davvero sempre più bisogno di un centrosinistra più autonomo, territoriale e soprattutto più solidale e meno padronale».