Respinti i profughi spediti dalla Germania

La questura: «Il fenomeno c’è ma li stiamo riconsegnando all’Austria» Il Siulp chiede la presenza della polizia italiana sui treni da Monaco a Brennero



BOLZANO. «Il fenomeno c’è, ma parte di questi profughi li stiamo respingendo in Austria». Il questore di Bolzano Lucio Carluccio interviene con una nota sulla questione dei migranti spediti da Monaco in Italia via Brennero.

Si tratta di profughi “economici”, in fuga dalla miseria, arrivati a Monaco dalla cosiddetta rotta balcanica, a cui la Germania ha negato però il permesso di soggiorno.

La Germania invece di rimpatriarli li indirizza verso l’Italia, scaricando l’emergenza sul nostro Paese. Il sindacato di polizia Siulp, che ha sollevato il problema, calcola che da circa due settimana sono almeno 80 i profughi che ogni giorno transitano al Brennero sui sei treni giornalieri che partono da Monaco verso l’Italia.

Nella sua nota il questore precisa che «effettivamente, negli ultimi giorni, si è evidenziato un fenomeno in ingresso sul territorio nazionale, attraverso il valico di frontiera del Brennero. Il flusso, complessivamente di alcune decine, nella quasi totalità afgani e pachistani, si caratterizza per una prevalente presenza di adulti maschi che, per più della metà, sono stati riconsegnati all’Autorità di polizia austriaca. In particolare, tra mercoledì e giovedì, a fronte di 31 migranti che tentavano di entrare in Italia, ne sono stati riammessi in Austria 18. Si precisa che quasi tutti i migranti sono stati trovati in possesso di regolari titoli di viaggio con destinazioni fuori Provincia ( Verona, Milano, Venezia, Bologna e Roma)».

Mario Deriu, segretario provinciale del Siulp sottolinea che i poliziotti in servizio al Brennero riescono a controllare solo una minima parte dei profughi in transito. «I treni internazionali al Brennero si fermano per una manciata di minuti. Per uno che viene fermato, ne passano altri tre. La questura e la polizia fanno un lavoro enorme, ma è come svuotare il mare con un secchiello». Inoltre i controlli sui treni regionali sono praticamente pari a zero.

Il Siulp chiede con forza che le pattuglie trilaterali possano salire anche sui treni tedeschi e austriaci nel tratto da Monaco al Brennero: «Come loro hanno controllato noi per mesi, tocca adesso ai poliziotti italiani verificare che le regole internazionali vengano rispettate anche al nord del Brennero».

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