Riabilitazione a Vipiteno, 4 milioni e mezzo per i lavori

Stanziati nuovi fondi. I medici: «Giù le mani dal bilancio della sanità»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Tutto come da copione. A fine aprile la commissione per il riordino clinico aveva bocciato il progetto milionario per la realizzazione del nuovo contestatissimo centro di Neuroriabilitazione all'ospedale di Vipiteno - guidato dal professor Leopold Saltuari - ma siccome offre parere consultivo e non vincolante, la politica ha fatto quel che ha voluto e ieri la giunta provinciale ha approvato la delibera che stanzia i primi 4,6 milioni per il nuovo centro. Insomma il progetto sostenuto con forza dal presidente della giunta Luis Durnwalder ma osteggiato da tutti i medici - Ordine, primari (Anpo), ospedalieri (Anaao) - e dagli infermieri del Nursing Up, va avanti. Il presidente dell'Ordine, Michele Comberlato, chiede di sapere da dove saltino fuori i soldi: «La sanità non trova denaro in bilancio per mantenere le spese correnti, mi chiedo da dove spuntino questi 4.6 milioni. Aspettiamo una risposta, credo che ci sia dovuta una spiegazione». «Il centro di Neuroriabilitazione dovrebbe trovare spazio all'interno dell'ospedale - dice Durnwalder - e per realizzare le strutture per le terapie e i 23 posti letto è necessario adeguare l' ampliamento già previsto al quarto piano. Per questo ai 2,6 milioni già stanziati ne aggiungiamo poco meno di 2. Siamo convinti che Vipiteno sia la soluzione giusta per il centro e credo che la presenza di una struttura altamente specializzata e qualificata rappresenti un valore aggiunto per tutta la sanità altoatesina. Per il definitivo via libera all'operazione è comunque necessario il riconoscimento dell'istituto di ricerca da parte di Roma, condizione indispensabile e necessaria per l'apertura del centro». Il capo Dipartimento, Florian Zerzer, entra nel dettaglio e spiega che per ottenere la certificazione devono passare 4 anni alla fine dei quali il Ministero valuterà l'attività di ricerca svolta e concederà o negherà la "patente" di Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico). Ma allora il centro si fa o non si fa? «Si fa. Noi andiamo a realizzare una Neuroriabilitazione di livello e creiamo tutti i presupposti per ottenere anche la certificazione. Vedremo come andrà». Il direttivo provinciale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao - guidato da Claudio Volanti - si dice esterrefatto: «Rischiamo di aprire un quinto reparto di Riabilitazione dopo quello di Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano. Non capiamo con quale logica si stia muovendo la politica che porta avanti un progetto di cui l'Alto Adige non ha bisogno e che andrà, lentamente, a depotenziare e togliere linfa vitale a tutte le altre Riabilitazioni. Lo stesso reparto del San Maurizio (guidato dal primario Peter Zelger), finirà con l'essere declassato». Comberlato è amareggiato. «Abbiamo sempre detto che era buona l'idea di promuovere un Irccs che però coinvolgesse e mettesse in rete le strutture già esistenti e non che andasse a crearne una nuova e costosissima in tempi di vacche magre e non ci hanno ascoltato».













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