Ricordati i caduti in guerra, Primicerj: «Onore a tutti i soldati, di tutti gli eserciti»

Sull'Adunata 2012 Primicerj ha detto: "Sarà un evento epocale per Bolzano perché l'ultima volta qui è stato il 1949



BOLZANO. Dal cimitero di San Giacomo alle corone in piazza Muncipio. Il comandante delle truppe alpine Alberto Primicerj ha «guidato» le cerimonie ufficiali di ricordi dei caduti in guerra.

"Quella dei Caduti - ha detto - è la festività più importante perché è l'occasione per ricordare quanti hanno dato la loro vita per fare quello che oggi l'Italia nell'ambito Europeo ed l'Europa nell'ambito del mondo, a prescindere dalle uniformi e dalle lingue che parlavano i Caduti di ogni esercito e di ogni tempo se sono caduti in nome di qualcosa in cui credevano e per un ideale in cui credevano è giusto che vadano comunque onorati e ricordati.

"Ripeto i nostri caduti sono patrimonio della nostra cultura, delle nostre civiltà, e del nostro mondo, è giusto che la popolazione senta questa ricorrenza importante e si stringa intorno ai militari e alle autorità, ma soprattutto io voglio dire ai rappresentanti delle Forze armate perché noi facciamo parte di questo Paese, siamo un'espressione forse fra le più anche seguite dalla popolazione del nostro Paese e ci fa piacere sentire l'affetto della nostra gente intorno a noi".

Sull'Adunata 2012 Primicerj ha detto: "Sarà un evento epocale per Bolzano perché l'ultima volta qui è stato il 1949. Per l'organizzazione non ho grosse preoccupazioni, benché l'evento richieda uno sforzo logistico di pianificazione ed organizzazione (per poter accogliere in una città di 100.000 abitanti, in poco tempo 200-300 mila alpini), ma gli alpini da sempre sia in uniforme che in borghese hanno dimostrato capacità organizzative e di saper gestire eventi del genere che non mi fanno temere nulla ed in più c'è l'appoggio del Comune e della Provincia».













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