Riders, «accordo inaccettabile»

Bolzano. «Il contratto nazionale siglato nei giorni scorsi da Assodelivery e dal sindacato autonomo Ugl è un accordo di dubbia legittimità che invece di migliorare le condizioni dei riders le...



Bolzano. «Il contratto nazionale siglato nei giorni scorsi da Assodelivery e dal sindacato autonomo Ugl è un accordo di dubbia legittimità che invece di migliorare le condizioni dei riders le peggiora». È la posizione dei sindacati confederali che il 24 settembre siederanno al tavolo con la ministra del lavoro Catalfo. Christine Pichler, segretaria provinciale Nidil, categoria che in Cgil si occupa delle nuove identità di lavoro, definisce l’accordo inaccettabile, «in quanto viene negata la corresponsione di una retribuzione oraria, che garantisca il compenso ai riders anche in assenza di ordini; il corrispettivo varia invece a seconda del tempo impiegato per ciascuna consegna». Il testo interviene anche sulla sicurezza, stabilendo che il casco utilizzato verrà cambiato dopo 4.000 consegne e la pettorina ad alta visibilità dopo 1.500. Secondo Pichler, anche in Alto Adige i ciclofattorini impegnati nell’attività di consegna a domicilio rappresentano una categoria sempre più vulnerabile, riguardando in particolare lavoratori stranieri che faticano ad entrare nel mondo del lavoro. In base ad indagini condotte a livello locale, già prima della pandemia, a Bolzano, nell’arco del 2019, Deliveroo aveva registrato un aumento del +272% degli ordini. L’emergenza Covid ha portato un’impennata della digitalizzazione. Il 41% degli altoatesini dichiara di fare acquisti online, mentre oltre la metà delle persone in Alto Adige afferma di recarsi più raramente in ristoranti, pizzerie, e bar. Questo ha comportato un aumento rapido ed esponenziale di rider. «Il loro giro d’affari è cresciuto, ma i riders hanno continuato ad essere una tipologia di manodopera sempre più sfruttata».















Altre notizie

Attualità