Rifiuti: dal 2011 a Bolzano spariscono i cassonetti verdi

Il piano entrerà in vigore con l'anno nuovo. In questo momento Comune, Seab assieme a vigili urbani, ufficio strade, ufficio mobilità stanno mettendo a punto la fase attuativa. Dopo la raccolta dell'umido, ora saranno i cassonetti verdi a sparire



BOLZANO. Approvato a primavera dal consiglio comunale, il piano rifiuti, destinato a rivoluzionare il sistema di raccolta delle famiglie bolzanine, entrerà in vigore nel 2011. In questo momento Comune, Seab assieme a vigili urbani, ufficio strade, ufficio mobilità stanno mettendo a punto la fase attuativa.
La competenza, che era precedentemente dell’assessore Klaus Ladinser, nella nuova giunta è passata a Patrizia Trincanato. Tocca a lei il compito non facile di far partire il piano rifiuti che ha come obiettivo l’eliminazione dei cassonetti verdi dalla strada.
«Sono in corso - spiega Trincanato - una serie di incontri tra Seab, ufficio strade, ufficio mobilità, ufficio ambiente, vigili urbani, per passare alla fase operativa senza causare troppi disagi ai cittadini. Del resto, anche i bolzanini devono entrare nell’ordine di idee che dopo la raccolta differenziata dell’umido ora tocca ai cassonetti verdi. Spariranno dalle strade, per ricomparire all’interno dei cortili dei condomini: in questo modo si porrà fine una volta per tutte al turismo dei rifiuti e si punta ad ottenere anche una riduzione complessiva della produzione di immondizie. La nuova regolamentazione non comporterà aumenti delle tariffe ma qualche disagio ci sarà. Non abbiamo alternative: la Provincia ci ha già concesso una deroga, il prossimo anno però dobbiamo assolutamente partire. Pena la crescita dei costi di smaltimento dei rifiuti con conseguente aumento delle tariffe per le famiglie bolzanine».
Il piano, approvato a primavera dal vecchio consiglio comunale, prevede che vengano tolti i cassonetti verdi dalle strade. Tutto bene se non fosse che, con loro, in base al calcolo fatto dal dirigente di Seab Francesco Gallina, spariranno 429 posti auto. I cassonetti attualmente in strada sono 3900, di cui 3500 per le utenze domestiche e 400 per le altre.
Verranno sostituiti dai bidoni condominiali da tenere all’interno della proprietà privata e da mettere in strada solo qualche ora prima del passaggio dei mezzi della Seab per la raccolta. Cambia dunque la collocazione ma cambiano soprattutto i numeri: i cassonetti condominiali saranno circa 18 mila. Una cifra impressionante da gestire che comporterà una serie di problemi. Primo tra tutti il posizionamento in strada nei tre giorni della raccolta (uno per le utenze domestiche, due per le altre). Seab, nei mesi scorsi, ha fatto una serie di verifiche arrivando alla conclusione che per posizionare 18 mila cassonetti servono 429 posti auto, 200 aree private e 92 aiuole. Ma l’assessore Trincanato promette: «Assieme agli uffici comunali si cercherà il modo di ridurre al minimo i disagi». Anche Seab assicura che alla fine il numero sarà inferiore, ma per forza di cose si dovranno creare dei punti di accumulo dei cassonetti: ciò per consentire ai mezzi Seab di effettuare la raccolta. Oltre ai posti auto, verranno occupate le aiuole e nelle strade più strette il bidone condominiale verrà posizionato davanti all’entrata del condominio. È chiaro però che queste saranno eccezioni, perché altrimenti si allungano a dismisura i tempi di raccolta con ripercussioni sul traffico. Per questo si sta valuntando l’ipotesi di spostare la raccolta nelle ore notturne, quando c’è meno traffico. Il rovescio della medaglia è però che una soluzione di questo tipo scatenerà le proteste degli abitanti per i rumori.

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