Rifiuti dal Trentino? «Non è vero»

Urzì: «Li vogliono incenerire a Bolzano». La Provincia: «Bastano i nostri»



BOLZANO. Rifiuti di Trento bruciati a Bolzano? Il direttore dell’ufficio rifiuti della Provincia, Giulio Angelucci, smentisce l’ipotesi: «I tecnici non sono mai stati interpellati, la legge lo impedisce e comunque non ci starebbero: Trento produce 90-100 mila tonnellate l’anno di rifiuti, il nuovo termovalorizzatore è in grado di bruciarne solo 130 mila. E comunque, già Bolzano si sobbarca i rifiuti di tutta la provincia, non sarebbe corretto che confluissero nel capoluogo anche i rifiuti della regione». Secondo una recente sentenza del consiglio di stato, si possono portare in altre province solo i rifiuti speciali, ossia quelli che non si possono incenerire. Infine, «l’inceneritore di Bolzano non ha bisogno di altri rifiuti, per farlo funzionare sono sufficienti quelli altoatesini. Si è realizzato un impianto piccolo, non sarebbe accettato dalla popolazione usarlo per bruciare rifiuti non nostri».

Comunque sia, il consigliere provinciale Alessandro Urzì attacca: «Ecco svelato il piano tessuto silenziosamente fra Bolzano e Trento sulla gestione dei rifiuti ed il loro smaltimento nel termovalorizzatore di Bolzano: le tesi del programma del candidato del Centrosinistra trentino Ugo Rossi in tema di conferimento dei residui trentini al nuovo impianto di smaltimento di Bolzano confermano le voci della prima ora ossia che la colossale dimensione della struttura inaugurata nel capoluogo bolzanino fosse la premessa di un potenziamento delle attività di incenerimento da alimentare con rifiuti di fuori provincia».

Il candidato presidente trentino del Patt e dell'alleanza del Centrosinistra Ugo Rossi «indirettamente conferma annunciando che Trento non si doterà di un impianto per smaltire il residuo e saranno stipulate convenzioni con Bolzano, appunto, e forse anche Verona».

Secondo Urzì, «era evidente dal primo momento che l'impianto bolzanino con il solo residuo altoatesino sarebbe presto andato al collasso per mancanza di alimentazione. Era evidente ma veniva smentito ad ogni livello, dalla Provincia, dal sindaco Spagnolli. Ora invece è Ugo Rossi a fare chiarezza e annunciare che questa sarà la strada che Trento seguirà e che in ogni caso esclude la realizzazione dell'impianto a Trento e quindi impone scelte alternative, anche alla discarica».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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