BOLZANO. Renato Spazzini, direttore dell’ufficio tutela ambiente del Comune, non sa se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Rispetto allo scorso anno il numero delle sanzioni per i rifiuti abbandonati è lievemente sceso, ma resta elevato. Siamo attorno al migliaio l’anno, cento nei mesi più “caldi” e cinquanta in quelli che vanno meglio. L’impressione è che ci sia ancora margine per lavorare. Non è un caso se - grazie a due nuove assunzioni - la «task force» che si occupa del settore sarà potenziata con due vigili urbani in piena regola, inquadrati al quinto (e non più al quarto) livello. «La premessa - sottolinea Spazzini - è che non siamo convinti che si possa risolvere il problema solo con la repressione, ma con l’educazione al rispetto delle regole. Detto questo gli indisciplinati restano e cercheremo, per quanto possibile, di ridurne ulteriormente il numero. È un fatto, peraltro, che da quando è stato introdotto il nuovo sistema la raccolta differenziata è aumentata di oltre il venti per cento in città».

Le fasce orarie più a rischio. Il primo problema è rappresentato dalla fascia oraria non coperta dai turni dei vigili urbani, ovvero quella notturna.

«Di giorno - spiega Spazzini - la situazione è buona. Anche nei punti più critici gli addetti della Seab passano due volte al giorno e abbandonare i rifiuti diventa difficile per chiunque. Di notte, invece, c’è chi lascia i sacchetti neri un po’ ovunque. E in quel caso non sempre si riesce a risalire al responsabile».

Le zone critiche. Spazzini ammette che, ormai, sono stati identificati i punti più a rischio, quelli presi sistematicamente di mira dai residenti meno disciplinati.

«I problemi maggiori li abbiamo rilevati in centro storico e a ridosso di esso, da Vicolo Gumer a Via de’ Medici, ma non possiamo abbassare la guardia nemmeno a Firmian, Casanova e ai Piani».

Le sanzioni. L’ammontare delle multe varia parecchio: si va dai 30 euro per chi lascia il bidoncino dove non dovrebbe - ed è il caso anche di negozi, bar e uffici - ai 130 euro per chi invece abbandona i rifiuti dove capita, forse perché ritiene di poterla fare franca. «Ad abbandonare l’immondizia sono anche diversi esercenti, che ogni tanto si lamentano di aver finito i sacchetti. Non per questo, peraltro, non vengono multati».

L’aneddoto. «Una signora, vistasi scoperta dalla guardia ecologica, ha affrettato il passo - racconta il direttore dell’ufficio tutela ambiente - ed è salita sul primo bus che passava in zona». Sono diminuite, invece, le sanzioni per l’abbandono di rifiuti ingombranti.

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