Rifiuti organici, la Provincia investe sei milioni di euro

Serviranno a potenziare l’impianto di fermentazione a Lana La struttura accoglierà i due terzi dell’«umido» altoatesino



LANA. Nel giro di due anni e mezzo l'impianto di fermentazione di Lana dovrà accogliere i due terzi dei rifiuti umidi prodotti in provincia di Bolzano. A stabilirlo è il piano di gestione rifiuti 2000 nella sua terza versione, così come è stato approvato nei giorni scorsi dalla giunta provinciale.

Per arrivare a poter trattare quasi 28 mila tonnellate di immondizie biologiche e rifiuti della cucina la giunta provinciale ha confermato l'intenzione di investire 6 milioni di euro nella struttura che Ecocenter gestisce a «Tisner Au», i terreni posizionati al limite del comune di Lana, al confine con Gargazzone e Nalles.

Quelle 28 mila tonnellate sono praticamente il quadruplo della produzione di rifiuti umidi che si prevede possano essere prodotte nel Burgraviato. Di fatto a Lana confluiranno gran parte dei rifiuti prodotti in Alto Adige, salvo poche rare eccezioni, confinate in centro di compostaggio e fermentazione di dimensioni molto più contenute (a Silandro per esempio si prevede una capacità di lavorazione di 1.600 tonnellate annue).

Nel centro compostaggio di Lana, opportunamente ampliato e rafforzato arriveranno 8 mila tonnellate prodotte tra Merano e bassa val Venosta, 9 mila tonnellate prodotte a Bolzano, 1.800 tonnellate che dovranno iniziare ad essere prodotte in alta Venosta, 1.500 tonnellate di biorifiuti in arrivo dalla Bassa Atesina e dall'Oltradige, ma anche 3.500 tonnellate di rifiuti umidi prodotti dal comprensorio Salto-Sciliar e non ultimo 4 mila tonnellate in arrivo dalla val Pusteria, che terrà in zona solamente la parte di rifiuti verdi e da giardinaggio.

L'impianto di fermentazione di Lana, una volta ultimato, eserciterà con le debite proporzioni la stessa funzione ricoperta dall'inceneritore di Bolzano per i rifiuti solidi urbani. Se fino a oggi la lavorazione dell'umido, salvo una serie di problemi registrati nei primi anni di attività, si possono considerare tutto sommato contenuti, nulla è certo per quello che accadrà dal 2019, ovvero da quando l'impianto in località Tisner Au inizierà a lavorare a regime praticamente doppio rispetto a oggi.

Gli abitanti di Lana, Gargazzone e Nalles, ma gli stessi contadini che coltivano mele lungo la strada del vino, sono avvisati. Nei sei milioni di euro di investimenti previsti dalla Provincia ci sono anche i quattrini necessari per la protezione dei nuovi impianti dalle fuoriuscite di liquidi e odori nauseabondi e c'è da sperare che il risultato ottenuto in questi anni possa essere confermato.(rog)

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