Rifiuti «selvaggi», ultimatum alla Seab

La giunta straordinaria: «Entro 6 mesi un piano per ripulire le isole ecologiche. Si ascoltino le segnalazioni dei bolzanini»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Un vero ultimatum alla Seab: sei mesi per trovare la soluzione. Ascoltando e ovviamente dando credito in primo luogo alle segnalazioni di cittadini e associazioni di categoria. Perché i bolzanini hanno il sacrosanto diritto di riavere una città pulita e ordinata come lo era, e da sempre, in passato. Lo impone il Comune alla Seab nel nuovo contratto di servizio per l’anno 2016.

L’amministrazione straordinaria del Comune non molla. Nel giro di dieci giorni ha diramato due inequivocabili note stampa e approvato due delibere per risolvere un problema sotto gli occhi di tutti, nato dopo l’introduzione della nuova raccolta rifiuti basata sul bidoncino condominiale, partita ad agosto 2013. Si tratta dell’attuale insufficiente livello di pulizia ed igiene pubblica dell’area cittadina, dovuto in primo luogo all’abbandono di rifiuti nelle isole ecologiche, dentro e fuori le campane della raccolta differenziata di carta, cartone, vetro e plastica.

Lo aveva già scritto, il commissario Penta, una decina di giorni fa: “La riduzione tariffaria 2016 si accompagnerà anche ad una ridefinzione dell’implementazione di taluni servizi che la giunta straordinaria intende indicare a Seab per quanto riguarda in particolare la pulizia di strade e aree ecologiche”.

Ieri è stata diramata un’altra nota, chiarissima. In mattinata, infatti, l'amministrazione straordinaria del Comune, composta dai vicecommissari Francesca De Carlini e Hermann Berger, ha approvato i contratti di servizio Seab per i servizi di igiene urbana, acqua, fognatura e parcheggi a pagamento. In particolare, con i contratti stessi, Seab, oltre a recepire gli indirizzi sulle modalità esplicative dei servizi, “si impegna a formulare proposte atte a migliorare la qualità del servizio di igiene urbana, sulla base degli standards europei, delle esperienze di best practice maturate in realtà urbane paragonabili a quelle di Bolzano, ma anche su segnalazione o suggerimento dei cittadini e delle rappresentanze del mondo economico e imprenditoriale”.

Tali proposte andranno illustrate alla giunta comunale entro i prossimi sei mesi, al fine di mettere la giunta stessa nelle condizioni di adottare scelte migliorative della gestione dei servizi concernenti la raccolta dei rifiuti urbani e la pulizia strade”. Che evidentemente servono, eccome. E al più presto.

Per sintetizzare: così non va, prendete esempio da altre città, chiedete consigli in giro, e poi trovate delle soluzioni concrete. Saranno le telecamere nelle isole ecologiche? Sarà l’eliminazione delle campane stradali e la contestuale introduzione di sistemi porta a porta anche per carta cartone vetro e plastica? Sarà dell’altro? Chi vivrà vedrà.

Intanto, il Comune ha anche pubblicato all’albo pretorio la delibera che ha imposto alla Seab di ridare ai bolzanini gli incassi di troppo percepiti con l’introduzione delle nuove tariffe. Con tutti i numeri esatti. Quali pasticci si siano combinati non è dato sapere con precisione, fatto sta che i commissari ravvisano “la sussistenza delle condizioni per una riduzione delle tariffe all’utenza dell’ordine del 22% della tariffa base per utenze non domestiche e del 12% per quelle domestiche, con una diminuzione media delle tariffe finali del 9,2% per le imprese e del 5,5% per le famiglie”. Ne consegue “il graduale sgravio della tariffa base a carico delle utenze produttive (61%) rispetto alle domestiche (39%)”. Il prezzo al litro del rifiuto residuo si riduce da 0,032 a 0,030 euro, con un calo del 6,2%. Viene mantenuta la percentuale della tariffa minima, ossia quella variabile comunque dovuta: per le famiglie il 70%, per le imprese il 60%. Confermate anche le percentuali di sconto per gli anziani con reddito Isee basso: da 0 a 10.000 euro il 50%, da 10.001 a 15.000 euro il 35%, da 15.001 a 20.000 il 20%.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità